Proprio come l’uomo, anche il robot sotto stress ha paura e diventa più intelligente: ad indicarlo è una simulazione che ha osservato la nascita delle emozioni in un sistema di intelligenza artificiale. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Plos One e si deve ai ricercatori dell’università Federico II di Napoli e dell’università britannica di Plymouth.
I ricercatori, studiando il modo in cui nel corso dell’evoluzione gli animali hanno imparato a gestire la paura in situazioni di stress, hanno riprodotto in un sistema di intelligenza artificiale una condizione simile a quella di un animale che rischia di incontrare predatori mentre esplora un territorio alla ricerca di cibo. Il sistema ha quindi permesso di osservare come si evolve la capacità di gestire situazioni rischiose in una “popolazione di robot virtuali”.
Si è, dunque, costatato che per reagire ad uno stimolo pericoloso, un’ intelligenza artificiale sceglie di evitare il rischio, elaborando un comportamento di allontanamento: “è un comportamento primordiale associato alla paura e che emerge in automatico sia negli animali che nell’uomo”, ha dicharato all’ANSA Orazio Miglino, che dirige il laboratorio Natural and Artificial Cognition (Nac) dell’Università Federico II.
Il risultato dunque, potrebbe contribuire ad ottenere robot più intelligenti, perché, secondo quanto osservato da Daniela Pacella (del Nac e dell’università di Plymouth): “le emozioni sono fortemente connesse a memoria, decisioni, motivazione”.