La coppia artistica composta da Biagio Izzo e Rocío Munoz Morales, oltre ad essere impegnata nelle sale cinematografiche con il nuovo “cinepanettone” Natale da chef”, fino al 7 gennaio sarà in scena al Teatro Diana (uniche pause 24 e 31 dicembre), con lo spettacolo “Dì che ti manda Picone… Antonio fu Pasquale”, omaggio alla memoria di Elvio Porta.
La commedia, esilarante e genuina, si compone di 2 atti scritta da Lucio Aiello e diretta da Giuseppe Miale Di Mauro che ripropone la nuova versione teatrale rispolverando il film di Nanni Loy, Mi Manda Picone del 1984.
Antonio Picone è un uomo di circa 50 anni che conserva le peculiarità caratteriali di un ragazzino: Incompiuto, inaffidabile, immaturo. Un eterno bambinone incapace di prendersi alcuna responsabilità. Figlio del compianto Pasquale Picone, martire del lavoro, che preferì darsi fuoco nella sala consiliare del comune di Napoli piuttosto che accettare i soprusi del potere quando fu licenziato dall’Italsider. Una sorta di Eroe popolare riconosciuto da tutti per la sua, postuma, integrità morale.
La sua condizione di figlio di Picone, lo rende interessante agli occhi di un politico senza scrupoli, il Senatore Fernando Cafiero Palma, che insieme ai suoi complici, cerca di coinvolgerlo in una speculazione immobiliare che prevede lo sgombero e l’abbattimento di alcuni centri sociali, orfanotrofi e case di riposo per far nascere un centro commerciale al loro posto.
In pratica vogliono che Antonio si candidi alle prossime elezioni e, una volta eletto, firmi le carte utili a dare il via alla nefasta iniziativa. Davanti all’incertezza di Antonio, Mara, sua fidanzata storica, che ha appena scoperto si essere incinta (Antonio ancora non lo sa), temendo che il suo uomo e futuro padre dei suoi figli possa accettare la proposta oscena del politico, grazie all’aiuto di Nicolino (un quarantenne ospite da sempre dell’orfanotrofio, affetto da ritardo mentale che lo rende ingenuo come un bimbo di 10 anni) ordisce un piano: far credere ad Antonio che il fantasma del padre si sia materializzato in casa per esortarlo a rifiutare. Da questo confronto, Antonio troverà la forza di crescere ed assumersi le sue responsabilità di uomo e, finalmente, di padre.
Tanti sono i colpi di scena, molte le gag esilaranti tra gli attori. Un bellissimo cast composto da Mario Porfito, Lucio Aiello, Agostino Chiummariello, Rosa Miranda, Antonio Romano, Arduino Speranza, Felicia Del Prete
Ottima l’intesa Biagio Izzo – Mario Porfito con duetti degni di Totò e Peppino. Tra risate e riflessioni, denunce alla classe politica, sempre attuale e d’effetto, tra dubbi e voglia di riscatto, il protagonista deciderà di sfruttare l’opportunità politica offertagli, per schierarsi dalla parte del popolo e denunciare ogni corruzione della classe politica.
Da vedere!