Fotografo di successo nel settore della moda e del beauty, l’artista pugliese Mario Gramegna, è l’eccellenza della fotografia italiana nel mondo. Ha girato il mondo (da Londra, arrivando a Parigi, New Tork) e da qualche anno, ha aperto il suo spazio creativo: lo Shot Studio Milano(insieme al socio Lorenzo Cherubini), nato per raggruppare in unico spazio differenti professionalità: fotografia, styling, hair e make-up affiancati anche da professionisti che realizzano shooting per cataloghi e redazionali.Dopo 16 anni nel trucco e parrucco, Gramegna, è passato alla fotografia realizzando shooting di grande valore con modelle/i e personaggi dello spettacolo.
Come hai iniziato con la fotografia? È sempre stata la tua passione o una vocazione tardiva?
«Ero molto curioso e appassionato di fotografia, sin da piccolo. Negli anni ottanta collaboravo con molti fotografi ed è stato proprio in quel periodo che mi sono avvicinato a questo mondo. Preferirei definirla una vocazione perché prima di essere un fotografo, ho un passato come makeup artist e hair stylist nel settore della moda e pubblicità».
Com’è il processo creativo abituale in uno dei tuoi lavori?
«Il processo si sviluppa in tre fasi: l’idea, lo scatto e l’editing».
Come nasce l’idea di Shot Studio Milano?
«L’idea nasce da un progetto di un gruppo di collaboratori esperti nel settore della comunicazione e dell’immagine, realizzando produzioni editoriali e shooting fotografici».
Preferisci fotografare la bellezza o l’anima della persona ritratta?
«Parto sempre da un base da ritrattista, mettendo in primo piano, la ricerca dell’anima e l’attitudine della persona che sto scattando».
Quale dei tuoi lavori ti ha reso più orgoglioso?
«Sono molto orgoglioso e onorato di aver lavorato con molte modelle e per aziende di tutto il mondo, continuando tutt’ora a farlo».
Torniamo ai tuoi inizi. Hai l’opportunità di essere l’assistente del fotografo che vuoi. Chi sceglieresti?
«Sicuramente sceglierei Peter Lindbergh e Richard Avedon perché trovo che siano dei professionisti unici e originali. Ho sempre apprezzato il loro stile e la loro creatività».
Come vedi l’attuale mondo della fotografia?
«L’attuale mondo della fotografia lo trovo molto indirizzato verso il digitale ma comunque sempre con un riferimento al passato».
New York o Milano?
«Sicuramente New York. È una delle metropoli che mi affascinano di più ed è in continua evoluzione».
In quale set fotografico di tutta la storia della moda avresti voluto esserci?
«Nei più grandi servizi fotografici della maison Versace».
Per concludere, qualche breve consiglio per coloro che hanno la tua stessa passione e desiderano entrare in questo mondo?
«Occorre avere molta passione, pazienza, creatività e soprattuto curiosità».