Streetherapy segna il primo esordio discografico dei Daiana Lou, dopo la l’esperienza di X Factor. Il duo electro-trip-rock è composto da Luca (alla chitarra e contemporaneamente kick e hi-hat, creando armonie acid blues, tappeti riverberati, ed esplosive pulsazioni ritmiche) e mille sfumature della voce di Daiana. Il sound del disco è la conseguenza dell’esperienza artistica maturata dal duo nel corso della loro avventura musicale a Berlino, in cui la street music incontra l’elettronica dei club berlinesi. Il 21 novembre i Daiana Lou si esibiranno in un imperdibile concerto allo Spirit de Milan, in occasione della Milano Music Week.
Di recente è uscito il vostro primo progetto discografico dal titolo “Streetherapy”.
«È il nostro primo lavoro in studio, composto da dieci tracce ed è prodotto artisticamente da Daniele Sinigallia e Massimo Calabrese. Il sound che abbiamo tirato fuori in studio è stato un po’ l’essenza di quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni, un anello di congiunzione tra la street music e l’elettronica dei club berlinesi».
Quando è nata l’idea di unire queste vostre esperienze musicali in un lavoro discografico?
«La realtà dei Daiana Lou esiste da quasi cinque anni, ma l’esperienza determinante è stata iniziare a suonare per strada, cosa che facciamo da circa tre anni, ed è proprio in questo periodo che sono nati i dieci brani del disco. Avevamo anche altri brani scritti in precedenza, ma l’esperienza di strada è stata la più formativa che potessimo fare. Abbiamo avuto la possibilità di assistere a varie connessioni tra persone così diverse tra di loro che si imbattono nella tua musica per pure caso, quindi bisogna essere bravi a carpire la forte energia che riesce a trasmetterti il pubblico che si ha difronte e metterla in musica. Ed è proprio quello che abbiamo cercato di fare in “Streetherapy”.
Cinque anni fa è nato il duo Daiana Lou, come vi siete incontrati e quando avete deciso di intraprendere questa esperienza musicale insieme?
«Ci siamo conosciuti per caso ad una jam session. Luca in veste di chitarrista ed io come cantante, insieme suonammo un pezzo blues dal quel giorno di cinque anni fa non siamo più scesi dal palco».
A parte la vostra esperienza berlinese, che vi ha dato la possibilità di realizzare questo progetto, qual è il vostro rapporto con l’Italia?
«Il rapporto è sempre quello un po’ di lotta che contraddistingue tutti quanti i campi, perché è un Paese molto difficile, dove non bastano soltanto le energie, ma bisogna investire molto di più. Per fortuna in Italia, la nostra musica ha avuto una bella vetrina, infatti il tour prevede anche diversi concerti in Italia, oltre che Berlino, Amsterdam, Londra e Polonia. Ci piacerebbe inoltre cercare, tempo permettendo, di realizzare un doppio live nella stessa città, che si sviluppa in un concerto all’aperto nel tardo pomeriggio e in serata in un club».
Alcuni brani di Streetherapy sono stati selezionati come per la colonna sonora di “Terapia Di Coppia Per Amanti” , film diretto da Alessio Maria Federici, con Ambra Angiolini, Pietro Sermonti e Sergio Rubini.
«Abbiamo regalato tre canzoni del nostro album a questo film Thousand Scars ,Twisted Game, I Would Like. È stata un’esperienza nuova ed interessante, soprattutto ci ha fatto molto piacere che il regista Alessio Maria Federici abbia voluto fortemente la nostra musica per il suo film. Tra l’altro abbiamo anche un cameo come band del protagonista interpretato da Pietro Sermonti».
Cosa vi aspettate dal futuro?
«Per adesso ci sentiamo realizzati e orgogliosi del lavoro fatto. Ci auguriamo di suonarlo il più possibile in giro perché noi traiamo la nostra energia dai live, quindi di fare tantissimi concerti e di far arrivare la nostra musica a più persone possibili».