Vanessa Jay Mulder pubblica il suo album da solista dal titolo “Butterfly Experience”. La cantante soul, per anni ha calcato i più importanti palchi d’Italia come vocalist per Raf e Zucchero, partecipando e prestando la sua voce in featuring dance e hip hop. Solo dopo aver trovato la sua famiglia musicale, decide di aprire le ali, trasformando le sue innumerevoli esperienze in un progetto discografico, composto da 12 tracce, in cui si intrecciano sfumature soul, funky, acid jazz e disco.
Dopo anni di collaborazioni con diversi artisti, arriva il tuo primo lavoro discografico dal titolo “The Butterfly Experience”.
«Questo è il primo album da solista. Ho già inciso altri brani, ma sono stati dei featuring. Per questo disco mi sono messa in proprio e ho iniziato questa avventura insieme al mio produttore e coautore Fabio Frombolini, che ha curato gli arrangiamenti, e Stefano Costantini. L’album è composto da dodici tracce, tra cui “He Drives Me Crazy”, cover rivisitata di un celebre brano dei Fine Young Cannibals e“Baby You Left Me With Nothing”, in collaborazione con Henry Padovani, già membro fondatore dei Police, è stato manager di Zucchero per diversi anni, ed è stato in quel periodo che ci siamo conosciuti.
Magic love è il singolo che ha anticipato il lavoro, un brano che parla dell’amore vero, scritto da te…come e quando nasce?
«Questo brano nasce da un sogno nel cassetto di trovare questo amore magico, in grado di cambiare la nostra vita, le nostre giornate. L’anima gemella che in qualche modo tutti quanti cerchiamo. Questo brano è nato da questo desiderio, che ho realizzato. Quindi auguro a tutti quelli che lo ascoltano di incontrare il grande amore».
Il videoclip di Magic Love è ispirato alle dive della disco degli anni ’70 e ’80, rivisitato in chiave contemporanea.
«Il videoclip è stato realizzato da Yuri Santurri e Daniele Tofani, che hanno giocato molto sulla disco di quegli anni, grazie anche alle sonorità del brano, dando una lettura anche contemporanea. Nel video infatti ci sono due personaggi, due versioni di me, da un lato rappresento una donna che urla ai quattro venti di questo amore magico, l’altra versione è invece più introversa».
Cosa rappresenta per lei questo progetto discografico?
«The Butterfly Experience, ovvero l’esperienza della farfalla. La farfalla, che è un insetto che ha una trasformazione per eccellenza, in questo caso rappresenta anche un po’ il mio viaggio interiore, ma anche quello che ho percorso in questi anni nella musica. L’evoluzione della mia figura da artista. Questo disco è per me un grande passo, una grande soddisfazione per aver unito negli anni una grande squadra e realizzato questo primo progetto. È stato un cammino abbastanza lungo, ma alla fine siamo riusciti nel nostro intento».
Seguirà un live?
«Stiamo pianificando un tour che ci vedrà in giro per le diverse città italiane».