La piramide di Cheope non smette mai di stupire: grazie ad una tecnica di indagine basata sulla fisica delle particelle è stata infatti individuata al suo interno una nuova misteriosa cavità.
Ad annunciare la straordinaria scoperta su Nature sono stati i ricercatori del progetto internazionale ScanPyramids, che da due anni stanno scrutando nel ‘cuore’ della più grande delle tre piramidi della piana di Giza.
Si tratterebbe di una cavità lunga almeno 30 metri, posta al di sopra della “Grande Galleria” ed è stata scoperta usando una tecnica di rilevamento non invasiva basata sulla fisica delle particelle, chiamata “muografia”. Precisamente essa permette di ‘leggere’ il cammino di particelle subatomiche (muoni) prodotte dall’interazione dei raggi cosmici provenienti dallo spazio con l’atmosfera terrestre. I muoni seguono delle traiettorie differenti a seconda che si muovono nell’aria oppure attraversano le pietre e, grazie a queste loro differenti traiettorie, sono in grado di svelare la presenza di cavità nascoste.
A seguito di tale segnalazione, quindi, nella piramide di Cheope sono state scoperte ben due cavità fino ad ora: la prima anomalia aveva portato ad annunciare nell’ottobre 2016 la scoperta di un corridoio localizzato vicino alla parete nord. Ora invece, la seconda anomalia (individuata nel marzo 2016 e studiata per un anno con diversi tipi di muografia) ha permesso di individuare questa nuova cavità la cui funzione resta ancora un mistero.