In uscita con l’album Siamo Vivi, il giovane Francesco Bellucci è in circuito con una produzione dai suoni orecchiabili. Anticipato dal singolo Vivere Davvero, che nella scorsa stagione ha ricevuto ampio successo, oggi, il cantautore modenese lancia l’album realizzato insieme ad Eric Ombrelli e registrato con Davide Guerri. Francesco Bellucci, classe 1989, intraprende a soli sei anni lezioni di canto, crescendo a “pane e musica”. Frequenta l’Accademia di Musica di Modena per dedicarsi allo studio della chitarra. A soli dodici anni suona e canta insieme ad un gruppo di amici, introducendo la prima data dell’Indelebile tour di Irene Grandi, a Zocca, il 16 luglio del 2005. Nell’ottobre 2013 si dedica al percorso da solista, partecipando alla prima edizione del premio Pierangelo Bertoli di Modena, dove si classifica secondo, con la canzone Io ci credo ancora. Nel 2014 sarà la volta del suo secondo singolo, dal titolo Pensa. Arriviamo al giugno di quest’anno, l’uscita del singolo Vivere Davvero, seguito dal videoclip, presentato in anteprima il 28 luglio da L’Espresso. Un singolo di interessante riconoscimento. Il pezzo infatti sarà selezionato per la serata del 14 agosto, del deejay on stage da Radio Deejay a Riccione, in apertura a Francesco Gabbani e per la serata del 9 settembre, del Fiat Music di Red Ronnie, in apertura ad Alessio Bernabei. Il 22 settembre l’uscita di Siamo Vivi. Dodici tracce con cui Francesco Bellucci “impone” la sua presenza musicale. Apre il disco Partire e Vivere. Una traccia che sprigiona un crescendo di suoni e note. Segue il Mondo sta girando. “Dire che stiamo nella merda è riduttivo, io non so più che cosa fare, su vieni anche tu, almeno soffriamo insieme”. Esternazione chiave che svela sin da subito il contenuto ironico. Suoni incisivi e di coinvolgente melodia li ascoltiamo in Pensa, un pezzo in cui esploriamo insieme alla bellezza del sound, anche la profondità della voce di Francesco Bellucci. Delicatezza, ritmicità e freschezza sono i toni di Siamo Vivi. Un significato quella della canzone, attualissimo. Il confronto tra la dimensione reale e quella virtuale, la supremazia della seconda sulla prima. “Guardando il cielo questa notte, mi sono accorto che è sempre stato tutto quanto qui, bastava aprire gli occhi. Quando sei con me, tutto il resto è polvere”. Una bellissima ballata d’amore è Il cielo di notte. Note dolci e penetranti che incorniciano la continuità sincopata della voce del cantautore. Miscuglio di emozioni sono quelle che Bellucci prova a rendere palpabili in musica con Buonanotte. “Mi sembra che tutto piano, piano svanisca e non ritorni più. Mi sembra che tu piano piano, non ritorni più”. Un ascolto che rapisce e che insieme a, Il cielo di notte, potrebbe avvicinare l’“humus” del cantante a quella di Luca Carboni. Suoni che si avviano ad atmosfere disco dance in Io ci credo ancora. Un pezzo che inneggia alla vita, a ritrovare se stessi, dopo le “tempeste”. “Siamo bloccati in mezzo al traffico, tra milioni di semafori…e mentre fantastico su questo amore illogico”. Una bella costruzione di una sognante storia d’amore che Francesco Bellucci disegna in un incontro al semaforo con Forse. Sorridi mentre dormi è una traccia di confronto tra il presente ed il passato. Il disco riprende il filo conduttore, di appassionata immersione con l’Alba, decima traccia di Siamo Vivi. “Prova un po’ a pensare a quante volte le tue parole vagano disperse, a quante volte nessuno ti ascolta, a quante dovresti gridare…”. Un bellissimo inno di libertà che il cantante invoca con tono che definirei di costruttiva trasgressività. Il tessuto strumentale diventa sempre più ricercato e coinvolgente con Vivere Davvero. Un pezzo in cui incontriamo un’apertura che quasi echeggia un mix tra i Cure ed i Depeche Mode, per poi lasciare spazio ad un’evoluzione tipicamente pop. Anche in Vivere davvero una riflessione tra i sogni, i desideri e la realtà quotidiana. “Ma ci pensi che noia la vita, senza queste cose che ci fanno sognare, anche se i miei sogni scappano, io resto qui”. Chiude l’album la melodia vibrante, de I Sogni scappano. Un pezzo che ci pone metaforicamente di fronte ad uno specchio, quello della vita che viviamo. Un’osservazione partecipante di chi siamo, a cosa ci neghiamo, i desideri a cui aspiriamo, i disagi che viviamo, l’energia che ritroviamo.
Cerca
-
Articoli recenti
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
- Caserta infinita, il titolo della 51esima edizione di Settembre al Borgo
- Addio a Toto Cutugno
- Gianni Sallustro e la sua voglia di fare teatro
- Intervista a Rosalba Di Girolamo, attrice ed architetto con la passione per la scrittura
Find us on Facebook
-