Arriva nelle sale dal prossimo 14 settembre “Veleno”, il film denuncia di Diego Olivares sul dramma della Terra dei Fuochi.
Interpretato da Massimiliano Gallo, Luisa Ranieri, Salvatore Esposito, Miriam Candurro, Gennaro Di Colandrea, Marianna Robustelli, con la partecipazione straordinaria di Nando Paone, la pellicola sarà l’evento speciale di chiusura della Settimana Internazionale della Critica alla 74. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Ispirato a una storia vera, Veleno racconta le vicende di Cosimo (Massimiliano Gallo) e Rosaria (Luisa Ranieri), che vivono la loro vita da agricoltori in un piccolo paesino del casertano, un territorio contaminato dai veleni che criminali senza scrupoli hanno disseminato in buona parte di quella provincia. I due coniugi, nonostante le minacce e le ripercussioni da parte di alcuni esponenti della camorra, tra i quali il giovane avvocato Rino (Salvatore Esposito), si rifiutano di lasciare che i loro terreni diventino una discarica destinata ai rifiuti tossici. Cosimo e Rosaria non hanno nessuna intenzione di staccarsi della loro radici e dalla loro terra dominata da un potere mafioso che corrompe e distrugge. Ezio (Gennaro Di Colandrea), fratello di Cosimo e sua moglie, si lasciano corrompere in cambio di facili guadagni, diventando complici anche loro della devastazione dei loro territori. La malattia di Cosimo causata dal veleno che contamina l’acqua, il raccolto e il bestiame, complicherà ancora di più la situazione e le vite dei protagonisti.
«Uno sguardo dal basso – racconta Diego Olivares – per raccontare uno squarcio di vita di una famiglia di contadini in un piccolo paese del casertano, dove ci si conosce un po’ tutti e dove le storie delle famiglie si incrociano spesso l’una con l’altra. Il taglio narrativo sarà quello di tessere vicende e personaggi, incrociandole perennemente in una sorta di ideale mosaico, dove il testimone passa dall’uno altro, dove i percorsi a volte confluiscono in un unico flusso narrativo e in altri casi si sfiorano, come ad un incrocio di strade, senza toccarsi. Ciò che li accomuna tutti però, è proprio quel veleno che dalla terra arriva alle piante, all’acqua, ai corpi e dunque spesso finisce per corrompere anche gli animi, fa vincere la paura, la diffidenza e l’indifferenza che rende solidali e partecipi solo quando il male arriva a colpirti direttamente, che porta a difendere il tuo ma che spesso fa perdere il senso di comunità, di appartenenza, di difesa del bene comune».