Dopo aver inizialmente accantonato l’ambizioso progetto di portare sulla Terra preziosi campioni da prelevare sul ‘Pianeta Rosso’, ora la Nasa riconsidera la possibilità di realizzarlo a partire dal 2026. Per ora procede la preparazione della missione americana InSight, per studiare il cuore di Marte ed il cui lancio è previsto nel maggio 2018.
Si segnala che l’agenzia spaziale americana ha parlato dei suoi programmi per Marte in occasione del convegno sullo spazio organizzato dalle Accademie Nazionali a Woods Hole, in Massachusetts.
Se finora non era stato definito alcun programma su come recuperare i campioni di roccia che il rover Mars 2020 della Nasa, che dovrebbe arrivare su Marte nel 2021, oggi i futuri progetti prendono forma: il rover raccoglierà e depositerà in contenitori sigillati da spedire sulla Terra. Thomas Zurbuchen (a capo della direzione delle missioni scientifiche della Nasa) ha spiegato che a recuperare i campioni potrebbe essere una missione lanciata nel 2026. Missione che dovrebbe consistere in un lander in grado di atterrare su Marte, raccogliere i campioni preparati e lanciarli con un razzo, chiamato Mars Ascent Vehicle, nell’orbita marziana. I campioni dovrebbero poi essere catturati da un altro veicolo che dovrebbe portarli sulla Terra.
Principale ostacolo della missione è però il suo costo, che ammonterebbe a diversi miliardi di dollari, ma Zurbuchen, nell’intervento riportato dal sito Spaceflightnow, ha detto che la Nasa sta considerando un piano ”più snello” e che contributi internazionali o commerciali potrebbero ridurre la spesa del governo degli Stati Uniti.