Ritorna la raffinata arte della danza al Teatro Grande di Pompei. Con la tre giorni di balletto Parade e Pulcinella, si conclude la celebrazione per il centenario del viaggio di Picasso in Italia che ha visto una serie di iniziative importanti e mostre come l’esposizione da poco conclusasi al Museo di Capodimonte Picasso a Napoli. Ed è proprio con la collaborazione del museo napoletano e di Mondadori Electa in sinergia con l’organizzazione del Teatro dell’Opera di Roma e la promozione della suggestiva area archeologica pompeiana che sono stati realizzati i due balletti. Nel primo, suddiviso in due quadri e intitolato Parade con le musiche di Erik Satie, il connubbio tra le coreografie di Léonide Massine e le scene e i costumi di Pablo Picasso va in scena una parata (per l’appunto) di artisti circensi che si esibiscono per i passanti, invitandoli allo spettacolo. C’è il prestigiatore cinese, la ragazza americana in stile Alice nel paese delle meraviglie, i due acrobati, un ironicissimo cavallo e i due impresari, quello europeo e quello americano usciti interamente dalla mente cubista di Picasso mentre nei precedenti personaggi c’era lo zampino di Cocteau. Nel secondo, dal titolo Pulcinella le musiche sono di Igor Stravinskij e stavolta Massine e Picasso raccontano le vicissitudini amorose della maschera partenopea, con la sua Pimpinella e delle gelosie di altre ragazze che lo desiderano inseguite a loro volta dai giovani Caviello e Florindo. Insomma tutto un tourbillon di fughe, inseguimenti, finte morti e pure un finto mago in stile Merlino. I primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini, i solisti el il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Eleonora Abbagnato, presente nel parterre, hanno fatto rivevere con verve ed ironia immutata quei personaggi usciti per l’appunto dal genio di Massine e Picasso, riportandoli nella modernità con estremo garbo anche se i cento anni delle coreografie, a tratti, si sentivano tutti. È sempre una gioia vedere i piccoli ballerini in scena, che stavolta erano tanti piccoli pulcinella che con passo precisissimo accompagnavano i quadri coreografici d’insieme.
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