Piacevole, penetrante e dalle melodie trascinanti, si presenta così Holidays in Rome (Irma Records), il nuovo lavoro discografico degli Animarea, in distribuzione dal 26 giugno. Il duo unisce atmosfere vintage allo stile retrò. Il chitarrista, autore e produttore Gabriele Toniolo si unisce alla voce di Rossana Bern, dando vita nel 2008 ad un progetto musicale in veloce evoluzione. Dopo l’Extended Play del 2012 dal titolo omonimo del duo, arriva nel 2015, la progettazione di Holidays in Rome. Un disco variegato, ricco di contaminazioni. Un potpourri di suoni che spaziano dallo swing al jazz al soul. Un album composto da dieci brani in cui riconosciamo il contributo di numerosi artisti, da Michele Bonivento (famigerato pianista e tastierista della scena jazz, funky-soul), a Cheryl Porter (cantante soul di Zucchero, Mario Biondi, Paolo Conte), aggiungendo all’elenco Leo Di Angilla (percussionista di Jovanotti), e Andrea Quinzi (batterista di Riccardo Fogli). Holidays in Rome amalgama un incontro di atmosfere in cui il fil rouge è senz’altro quello di un richiamo alla Dolce Vita. È la sofisticatezza a rapirci al primo ascolto con Holidays in Rome, la prima traccia titolo dell’album che sull’onda del tango si dirama sulla scia di accordi tipicamente swing. Love at first Sight è una piacevole ballata. Elegante, di stile, in una coinvolgente multi sonorità. Hunting High and Low, si muove su di una ritmicità delicata ed ambient. Decisamente vibrante è You Shine On Me, un’esplosione di suoni in cui si intreccia la voce calda e vibrante di Rossana Bern. My heart is Yellow, un titolo che lascia intendere un contenuto che esplode di passionalità di cui ne riconosciamo la concretezza nei suoni. Sembrerebbe ricordare gli accordi di Norah Jones, l’atmosfera smooth-bossa che riconosciamo in I Will never tire of fighting for love. Ballata electro–swing è Smile, una traccia che mette di buonumore. Un viaggio nell’atmosfera francese è quello che trova espressione in Les Copains D’Abord. Il trasporto sonoro è delizioso in Far Beyond The Stars. Una mescolanza di onde elettriche ai suoni d’africa, fino al jazz, funky e soul. L’accordo di fisarmonica accoglie l’entrata di morbide ritmiche swing, senza mai lasciarne il passo in I Will Come, il pezzo di chiusura che come in una magia, saluta in musica chi si è dedicato all’ascolto e perché no, alla danza che Holidays in Rome ci regala.
Cerca
-
Articoli recenti
- Recensione film: Oppenheimer di Christopher Nolan
- Intervista a Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del contemporanea
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
- Caserta infinita, il titolo della 51esima edizione di Settembre al Borgo
- Vincenzo Pirozzi si racconta dagli esordi agli impegni contemporanei
Find us on Facebook
-