“35mm”, uscito lo scorso 26 maggio, si potrebbe definire come l’omaggio o meglio una dichiarazione d’amore del compositore e direttore d’orchestra Vito Lo Re, per la settima arte. L’album segna il suo esordio discografico, un lavoro di 23 brani, composti, orchestrati e diretti dal Maestro, che rappresentano la colonna sonora della sua vita.
È uscito “35mm”, il suo album d’esordio, un omaggio al cinema, un disco in cui lei stesso afferma di essersi messo a nudo…
«Amo moltissimo il cinema e le colonne sonore, quindi ho voluto fare un omaggio alla mia passione. In realtà per realizzare il progetto ho usato il linguaggio delle colonne sonore, con uno scopo autobiografico. Si tratta di un lavoro strumentale, realizzato con la collaborazione di una grande orchestra. Ogni pezzo è stato ispirato da un evento della mia vita, gioioso, a volte doloroso, grottesco o avventuroso, malinconico. È un progetto nuovo, coraggioso, anche abbastanza innovativo, ambizioso, qualcuno l’ha definito anche pretenzioso, e sicuramente lo è».
Come è avvenuta la scelta dei brani?
«È stato molto difficile scegliere quali brani inserire nel disco, perché ho una grande facilità di scrittura, quindi per quest’occasione ho scritto davvero tanto. Alla fine ho scelto quelli che per me erano particolarmente significativi ed orecchiabili, lasciando fuori brani più strumentale e meno fruibili».
Questo lavoro segna il suo esordio alla discografia. Come mai ha deciso solo adesso di realizzarlo?
«È un progetto che ho in testa da diversi anni e siccome, per mia fortuna, lavoro tanto, non ho mai avuto il tempo libero per dedicarmi pienamente alla realizzazione di un album tutto mio. Ad un certo punto mi sono fermato, rinunciando ad altri lavori, ed ho capito che era arrivato il momento giusto per concretizzare il mio sogno nel cassetto».
Cosa si aspetta da questo suo primo lavoro discografico?
«Siccome ho detto che ogni brano è autobiografico, mi aspetto che il pubblico in ogni brano si possa rispecchiare. Ad esempio “L’amore allo specchio” è un brano che ho scritto tempo fa a seguito di una storia d’amore finita. Mi piacerebbe qualcuno potrebbe rivedere la propria storia finita».
Ci sarà una promozione live di “35mm”?
«Mi piacerebbe. Ovviamente una promozione live per un progetto del genere con 55 elementi di orchestra è molto costosa, perché è un live che non puoi organizzare in club o in una piccola sala da concerti. Occorre uno spazio grande e il pubblico per riempirlo. Valuteremo comunque l’idea con la casa discografica e l’agenzia di promozione. Questo sarebbe veramente la realizzazione di un sogno».
La musica per un musicista è tutto. Per lei cosa rappresenta e cosa ha rappresentato nel corso della sua carriera artistica?
«Vivo per la musica. Sono nato in un ambiente di musicisti, quindi il mio è stato un percorso abbastanza favorevole. La vita senza una musica sarebbe un errore, non è mia la frase ma potrei spacciarla per mia, perché è esattamente questo quello che credo. In tutti i momenti della giornata sto lavorando a qualcosa, sto elaborando qualcosa. Anche quando sono in compagnia degli amici, se mi viene un’idea da sviluppare, mi estraneo totalmente dal gruppo ed è come se stessi in un mondo tutto mio. Loro, per fortuna ci sono abituati».
Oltre all’album ci sono altri progetti a cui stai lavorando?
«Sto lavorando ad un grossissimo progetto per il cinema che uscirà il prossimo autunno, ma per motivi contrattuali non posso ancora parlare».