Riparte Vitignoitalia, l’atteso salone del vino e dei territori Vitivinicoli italiani che quest’anno conta la sua XIII edizione. Si svolgerà da domenica 21 a martedì 23 maggio al Castel dell’Ovo. Scelta per l’importanza che riveste per il patrimonio partenopeo e per la sua vista sul golfo, l’affascinante monumento sembra essere la location ideale per un evento di portata nazionale, punto di riferimento per cultori del vino di tutto il centro-sud.
Quest’anno l’opera che rappresenterà l’immagine ufficiale della manifestazione sarà “Bouquet Divino” che, sovrapposta ad una cartina geografica della provincia di Napoli del XVIII, porterà a far conoscere le icone napoletane anche all’estero. Autore dell’opera è Gennaro Regina, famoso proprio per il suo attaccamento ai simboli napoletani.
Gennaro è un artista pop art, la sua storia ha origine nel laboratorio di antiquariato dei suoi genitori, molto noto sulla scena partenopea. Qui nasce la sua passione per l’arte che, unita all’amore per le sue terre e accompagnato da una notevole capacità nell’uso di una simbologia efficace, lo ha portato a creare opere che hanno avuto fortuna anche in America.
L’Immagine scelta, “Bouquet Divino” comunica la manifestazione stessa attraverso la sua chiara espressività.
«Questa volta ho disegnato la citta in un bicchiere – afferma Gennaro Regina – con i suoi simboli principali. Il nome l’ho scelto perché doveva dare la sensazione degli odori. A Castel dell’ovo inoltre esporrò opere vecchie e nuove e la performance che farò avrà come tele a fondo il territorio, ovvero pannelli composti da carta geografica del 1791 tagliata a pezzi e dove disegnerò il Vesuvio legato alle leggende e alla nascita della città e del castello».
L’artista parlando della sua attitudine nel disegnare iconicità napoletane dice: «Mio padre era un librario antiquario, facevo queste cose per hobby inizialmente. Un gioco che ora è diventato la mia attività. Tutte le mie opere hanno un significato, andrebbero viste e spigate contemporaneamente. Vivo un po’ di pensieri ambivalenti. La frutta ad esempio la vedo come qualcosa di molto erotico, dalle loro forme ho creato accostamenti con organi femminili».