La band siciliana Le Camere di Sophie, con la Red&blue Music Relations di Marco Stanzani, ha presentato l’album omonimo, in viaggio con Uniweb Tour, progetto che ha visto la band esibirsi nelle maggiori webradio universitarie. Anticipato dal singolo “Ancora non so”, l’album “Le Camere di Sophie” è stato realizzato in 8 mesi all’Underground Music Lab e masterizzato all’Energy Mastering di Milano ed è disponibile in tutti i Digital Store. Il disco contiene 10 tracce, tratti da esperienze artistiche precedenti e accomunati da un unico filo-conduttore. L’ascoltatore trasportato in dieci camere, ognuna diversa dall’altra, viaggia in mondi diversi tra loro e medita sul vero senso della vita. “Le Camere di Sophie” è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Raffaele Tindaro (pianoforte e voce) e Fabrizio Ribaudo (batteria) ispirati dall’esplorazione di nuovi generi, suoni e stili diversi. L’approfondimento e lo studio della musica ha portato il duo ad avvicinarsi al mondo della composizione e, nel caso specifico, Tindaro è autore dei testi e delle musiche dei brani dell’album omonimo “Le Camere di Sophie”. L’amore per la propria terra, la Sicilia, li ha portati a coinvolgere nel lavoro di registrazione anche musicisti siciliani.
È uscito il vostro album che porta il vostro nome Le Camere di Sophie. Il sound che vi contraddistingue sembra ispirato dallo stile cantautorale di alcuni artisti come Max Gazzè, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi. Dall’ascolto dei brani si percepisce, in maniera evidente, la vostra padronanza in ambito musicale.
«Possiamo sicuramente dire che la scuola dei cantautori romana è quella che abbiamo più ascoltato sin da tenera età, ma non solo ovviamente, amiamo tutto il cantautarato fatto bene. Collaboriamo musicalmente oramai da più di un decennio e ognuno di noi viene ovviamente da un percorso di studi accademici, insomma alla base c’è una formazione musicale solida che è il nostro mestiere».
Il singolo “Ancora non so” che ha anticipato l’uscita de Le Camere di Sophie, è uno dei dieci brani dell’album, delle dieci camere. Il testo parla dell’incertezza e delle decisioni che un uomo non riesce a prendere nella propria vita. Da quali riflessioni nasce?
«Nasce dall’inconsapevolezza e dall’incertezza delle cose ovviamente! Quante volte nel corso di una vita si ripetono queste tre parole “ancora non so?!”? La vita stessa è motivo d’incertezze, non sappiamo neanche quale sia il vero motivo della nostra esistenza. Siamo perennemente incerti, dalle piccole alle grandi scelte!».
“Senza Scrupoli” è una considerazione sulla società moderna in cui regna l’idiozia. “Sicuro che non hai mai letto Freud?” è un dissenso nei confronti dei politici, delle tv e dei giornali che dichiarano il falso. Due brani incisivi?
«Incisivi o semplicemente razionali, lo specchio delle nostre società. Basta aprire per un attimo le tv per rendersene conto, ascoltare i politici nei salottini televisivi in quelle diatribe con atteggiamenti scolareschi, le notizie aberranti dei telegiornali, la non trasparenza, la pochezza dei contenuti, insomma una società di teatranti. Non siete stufi anche voi?».
“Dante” è una dedica agli scrittori, quanto è difficoltoso oggi difendere la passione per l’arte?
«È una guerra vera e propria. Non esser presi sul serio, capita alla maggior parte di quelli che, come noi, vivono d’arte e della propria arte ne hanno fatto un mestiere. Siamo più poveri di cultura e di arte che di denaro oggi. Dante l’abbiamo utilizzato come personaggio emblematico, simbolo della validità e del successo secolare artistico. Investire sull’arte è qualcosa di storico, qualcosa di veramente rivoluzionario per l’uomo, perché non credere in questo?».
Avete presentato il vostro album attraverso l’Uniweb Tour, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, con esibizioni live nelle webradio universitarie italiane. Quanto vi ha gratificato questo progetto?
«Oltre le aspettative. Siamo musicisti e il live e il contatto con la gente è il nostro primo metro di giudizio. Con le web radio avevamo la possibilità di suonare dal vivo conoscere gente ed essere distribuiti su larga scala, cosa c’è di meglio? Siamo davvero contenti dell’esperienza fatta in questo tour radio. Prima di tutto da parte di tutte le radio c’è stata un’accoglienza straordinaria, sono stati tutti davvero carinissimi e molto disponibili. Siamo stati seguiti da un team eccezionale che non ci ha mai lasciati soli, soprattutto quando si ha a che fare con parcheggi e traffico delle varie città. Super pollice in su per Uniweb tour!».