Gabriele Muselli, 19 anni, cantautore generazione Millennial di Milano, si è classificato secondo al recente San NoLo, il festival semi-serio che ha esordito quest’anno nel quartiere dei creativi a Nord di Loreto. Per l’occasione il giovane artista ha presentato “Fade” un pezzo scritto e arrangiato da lui stesso (con Fabio Scotta e Jari Brontesi) che ora ha registrato ai Bullz Studios del produttore Yazee, con master da Icaro Tealdi).
“Fade” è una canzone frutto della disillusione e dell’esigenza di riscossa di un ragazzo della digital age che più 2017 non si può. Un pezzo scontento e di rimonta al tempo stesso, con un testo in inglese che rivela tutta l’insaziabile voglia di espressione di creatività di Gabriele. Che inconsapevolmente rivela una vena post-punk attualizzata con l’elettronica di cui fa abilmente uso nella musica e un’ispirazione lirica di rara efficacia per un musicista della sua età. Uno dei passaggi chiave del testo è: Fade/Walking around with no face/and feeling like we’ve got no place to stay/away a day/nothing we could leave behind/but you got faith.
Della sua musica il cantautore afferma: «C’è solo un modo per distinguersi dalla marea di proposte musicali: lanciare un messaggio che sia interprete di una voce generazionale che appartiene a chi la fa. Le mie lyrics nascono da collage di frasi scritte su un quaderno di appunti che parlano a me e ai miei coetanei ma anche a chi cerca conforto nella musica. Le mie canzoni sono un aiuto ma anche una richiesta di aiuto. La vita può essere cambiata davvero da una canzone. A volte anche da un dettaglio celato che si rivela col tempo».
Gabriele Muselli è stato “adottato” da una comunità di attori, registi, artisti che vivono in zona NoLo, che lo supportano sui social media e nelle sue prime performance live. «Per me – dice – esordire a NoLo è stata una rivelazione, perché studio graphic design e art direction e vedere come le sensibilità artistiche di diversa provenienza possono interagire è stato entusiasmante. Così mi sono deciso a chiedere a Matteo Castelli, compagno delle scuole elementari che ora studia arte, di disegnare una copertina originale per il singolo. Voglio che il mio esordio da indipendente tocchi varie espressioni artistiche».
Il singolo “Fade” ha riscosso già diversi consensi tra gli addetti ai lavori e non solo. Un buon trampolino di lancio per un giovane artista che si è accostato alla musica da autodidatta, prima confrontandosi con l’elettronica e in seguito alla scrittura. Ascoltiamo “Fade”, in attesa dell’uscita del suo primo EP.
https://youtu.be/mhwDMpBpSfU