#Cleò, la voce misteriosa del web celebra la Primavera di Mango. Il 21 marzo, infatti, l’artista che canta in rete senza mostrarsi e sulla cui identità, età e provenienza nulla si sa, ha scelto di dedicare, tramite il proprio Canale Youtube Ufficiale, un omaggio sincero e appassionato “alla Figura, all’Opera e alla Memoria di Pino Mango, per me il Demetrio Stratos della canzone d’autore italiana. Un Maestro della Voce, tra i pochissimi in grado di dar vita a un bicordo di canto e controcanto, eseguito con un’unica emissione vocale, oltre a sinuose alchimie e movenze vocali, ricercate e ineguagliabili, simili a fini e preziosi ricami a mano sulla seta”.
Accompagnato al pianoforte dal Maestro Daniel Bestonzo (sulle cui note, nel febbraio scorso, #Cleò aveva interpretato anche ‘Brava’ di Mina), tastierista di Red Canzian dei Pooh, Annalisa Scarrone e Andrea Mirò, l’artista misterioso ha realizzato un’intensa versione di uno fra i brani migliori del cantautore lucano, ‘Il dicembre degli aranci’: un capolavoro senza tempo che Mango scrisse e interpretò in duetto insieme alla moglie Laura Valente nel 2005, all’interno dell’album ‘Ti amo così’.
Ad accompagnare il canto di #Cleò un affettuoso videoclip artigianale (link video: https://www.youtube.com/watch?v=Ner344oUwJk&feature=youtu.be), realizzato come sempre dal creativo del web Antonio Augelli, in cui immagini artistiche pubbliche dei coniugi Mango si alternano ad alcune tra le più belle e significative frasi lasciate in dono dal raffinato artista di Lagonegro.
“Considero ‘Il dicembre degli aranci’ una commovente dichiarazione d’amore a due voci. Nel rileggere con affetto e rispetto la quale – interpretando a cuore aperto e in punta di piedi sia la parte di Pino Mango che quella di Laura Valente – ho respirato a pieni polmoni il segreto delle unioni durature: una complicità esemplare, quella tra questi due giganti del belcanto, tanto nella vita quanto nell’arte, che sublima l’estasi dei sensi in una totale e imprescindibile fusione delle anime in un’eufonia superiore, sospesa tra Immanente e Trascendente”, dichiara #Cleò, la cui particolarità timbrica consiste proprio nell’impiego naturale e contemporaneo del registro vocale maschile e femminile insieme: di cui dà prova efficace proprio in questo brano in un avvolgente duetto con se stesso, inerpicandosi fino al vertice della scala.
“L’arancio fiorisce in primavera, e i suoi fiori sono dedicati per eccellenza alle nozze. Nella mitologia greca, proprio l’arancio era stato il dono della Dea Terra a Zeus per il suo sposalizio, ed è per questa ragione che i suoi fiori sono considerati di buon auspicio in tal senso”, spiega #Cleò.
Che aggiunge: “Quando, nel 2005, uscì ‘Il dicembre degli aranci’, Pino Mango e Laura Valente erano già sposati, essendosi uniti in matrimonio nel 2004. Considero questa canzone un inno per tutti i veri grandi amori. Compreso quello artisticamente da me nutrito proprio per l’usignolo di Lagonegro e sua moglie, impareggiabile solista dei Matia Bazar del dopo Antonella Ruggiero, le cui cifre stilistiche sono state determinanti nella formazione, ricerca e sviluppo costante della mia vocalità intesa come strumento”.
Conclude #Cleò: “Mango è l’esploratore, lo sperimentatore per antonomasia della canzone d’autore italiana. Un insostituibile punto di riferimento. Merita di essere ricordato a dovere, e più spesso. Oltre alla voce unica, possedeva innata in sé un’abilità infinita nel miscelare gli echi delle radici con i suoni moderni, il folk e la melodia, il rock e il Mediterraneo. ‘L’artista ha un dovere – soleva dire Mango – far riscoprire la bellezza del mondo a quanta più gente possibile, tramite quanto sa esprimere’: è questa la strada che, sulla base del suo esempio illuminato e coerente, intendo anch’io seguire”.
#Cleò pubblicherà a maggio 2017 il suo primo singolo inedito, scritto da una grande firma della nuova canzone d’autore italiana, per l’etichetta indipendente ‘Capogiro Records/Gianni Rodo Edizioni’.