L’associazione culturale NarteA è tra le più attive sul territorio campano, presenta prodotti di alta qualità abbiamo intervistato il presidente dell’associazione Erika Quercia.
Signora Quercia negli ultimi anni vi state dedicando tantissimo alla valorizzazione e diffusione della conoscenza di siti artistici della nostra città attraverso visite e spettacoli curati nei dettagli. A cominciare dalla stesura dei testi tutto è ben fatto, perché avete fatto questa scelta?
«Dalla necessità di dare il giusto rilievo alle bellezze partenopee nasce l’idea di teatralizzare gli itinerari, per rendere la fruizione più emozionale. Cerchiamo di farlo al meglio, scegliendo attori professionisti e curando anche i costumi e facendo una ricostruzione filologica dell’ambiente e del linguaggio. Tutto questo coinvolge totalmente lo spettatore, in un’esperienza che cerchiamo di rendere unica nel suo genere».
Riuscite ad entrare in luoghi non deputati al teatro e farli vivere in maniera splendida, un’occasione per napoletani e turisti per scoprire o riscoprire il nostro patrimonio storico artistico, come nasce una vostra iniziativa?
«Nasce da un sopralluogo. Dopo aver respirato il luogo si passa alla ricerca. Il nostro è un lavoro di squadra: ci si incontra, si mettono in relazioni le varie competenze e si passa all’individuazione di un aneddoto o di una storia che possano regalare ai visitatori le stesse emozioni che abbiamo vissuto noi mettendovi piede nel luogo per la prima volta. Da lì parte il lavoro artistico di mio fratello Febo, che cura la direzione artistica di NarteA».
Anche il sito è molto curato e rende facile la conoscenza di tutto il vostro lavoro. Quanto aiutano i nuovi mezzi tecnologici nel vostro lavoro?
«Sicuramente la tecnologia aiuta a velocizzare la comunicazione, ma sappiamo bene che ad avvalorare il nostro lavoro è soprattutto il passaparola tra i nostri ospiti. Il pubblico che usufruisce della cultura è scaltro e prima di spendere soldi e tempo vuole conoscere il parere di qualcuno di cui si fida. Il nostro sito fu sviluppato seguendo i canoni del web 2.0, ma stiamo per lanciare il nuovo, che sarà ancora più semplice e completo. Bisogna stare al passo con i tempi e noi proviamo a far crescere il nostro progetto stando al passo con la tecnologia».
Come sono divisi i compiti al vostro interno?
«Mariano Penza ed io gestiamo la parte organizzativa e logistica dei tour guidati realizzati sul territorio campano e gli eventi teatralizzati e Febo Quercia si occupa della scrittura dei testi teatrali e della regia degli spettacoli storici itineranti. Nonostante la divisione, le decisioni più importanti, al di là dei settori di competenza, le prendiamo insieme. Io, per esempio, ho anche un ruolo nell’allestimento degli spettacoli, perché mi interesso dei costumi».
Quali proposte avete in questo momento?
«Abbiamo diverse idee e diversi progetti. Sicuramente un nuovo spettacolo su Caravaggio, intitolato 84 Giorni, che è stato ispirato dalla nostra nuova sede presso il museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli. A luglio partirà una rassegna teatrale in Archivio dedicata alla storia, e ad aprirla saranno Lucio Allocca e Tina Femiano. È già partito il 4 marzo è partito il progetto NarteAinMusica, nato proprio in occasione del decennale di NarteA, per regalare al nostro pubblico un nuovo modo di conoscere la storia della città».