Già dalle precauzioni prese per l’incontro con la stampa italiana si capisce cosa sono diventati gli Imagine Dragons. Non si possono divulgare i titoli dei rough mix del loro nuovo album, non si può riprendere in video, si deve insomma obbedire a la no-spoiler policy di questa operazione nuova nella loro carriera. Che arriva dopo i Grammy, dopo i numeri uno di On Top Of The World e Radioactive. Dopo tutto quello che c’è stato dall’esplosione sul mercato mondiale della band americana nel 2012. Abbiamo incontrato il cantante Dan Reynolds, il chitarrista Wayne Sermon, il bassista Ben McKee e il batterista Daniel Platzman a Milano per farci anticipare notizie sul nuovo lavoro, lanciato dal singolo già in rotazione Believer.
BELIEVER: «Il nostro ringraziamento alla vita che è stata piena di momenti bui e di gioia. La vita continua a muoversi anche se noi non siamo pronti ed è questo il bello. Per il video ci siamo immaginati una sfida sul ring e tre momenti della vita di Dan, il cantante della band. Volevamo personalizzare questa canzone anche visivamente. Così lo si vede da bambino, da artista e da vecchio, come spererebbe di essere. Il conflitto tra mente e corpo è ben rappresentato. Per essere in forma sul ring c’è stata una preparazione di due mesi».
IL MOOD: «Il disco è molto diverso, siamo ispirati da stili diversi, rock, folk, rap. Questo disco è molto basico ed è la linea perfetta di partenza per un ideale disco degli Imagine Dragons. Vogliamo che suoni esattamente così. Abbiamo anche fatto la prima vera ballad romantica della nostra storia, che è ispirata dall’esperienza personale. Sembra un cliché ma era il momento giusto per farlo».
I SOGNI: «Prima ci esibivamo per i cugini in sale piccole ora ci capita anche di fare festival con 100mila paganti. È stata dura essere lontani dalla famiglia per così tanto tempo nello scorso tour ed è per questo che siamo tronati con i tempi giusti. La musica per noi tutti è stata un viaggio, che è iniziato fin da quando eravamo timidi introversi musicisti nelle nostre case. Ora siamo personaggi pubblici ed è ovvio che componiamo anche pensando ai tanti fans che recepiranno le canzoni dal vivo quando saremo in tour».
Passeranno dall’Italia a luglio (3 Verona e 4 Lucca), non perdeteli.