Al Teatro dei Conciatori di Roma è in scena fino al 12 marzo “Cechov fa male!” Sincopi Deliqui Infarti e altri Mancamenti. Sergio Basile vuole raccontare quanto il teatro sia importante; così importante che nello scontro tra chi vuole controllarlo (Stalin o altri dittatori che ne temono la forza dirompente e vogliono asservirlo ai loro fini propagandistici) e chi vuole farlo liberamente, lasciandosi guidare solo dalla propria fantasia e ispirazione (come Mejerchol’d e Serghiej e Varvara), si può anche morire. 1939: gli attori Serghiej Kozinkov e sua moglie Varvara vengono convocati presso gli uffici del Glavrepertkom, organo istituito da Stalin e preposto al controllo delle rappresentazioni teatrali. Devono fornire chiarimenti circa il progetto di un loro spettacolo. Il celebre spettacolo mejercholdiano riuniva tre atti unici cechoviani –La domanda di matrimonio, L’Orso e l’Anniversario sotto il titolo “33 Svenimenti”. Dopo una lunga attesa trascorsa nella sala d’aspetto del Glavrepertkom, Serghiej e Varvara alla fine vengono ricevuti dal funzionario delegato all’esame della loro pratica. Inconsapevoli degli sviluppi degli eventi storici, ignari della feroce repressione, le sanguinose “purghe” che si sta profilando ai danni di intellettuali e artisti non allineati alle direttive di Stalin, davanti al funzionario, dichiaratamente ostile, esaltano Cechov, citano le parole del “Grande Maestro” Mejerchol’d, di cui Serghiej è anche collaboratore. Il verdetto del funzionario sarà ovviamente scontato: lo spettacolo non si farà. Serghiej e Varvara saranno divisi e spazzati via dalla Storia: l’uno arrestato e giustiziato, l’altra costretta a fuggire in America dove si farà una nuova vita.
In scena oltre allo strepitoso Sergio Basile, vediamo in gran forma gli altri attori Barbara Scoppa, Claudia Natale e Yuri Napoli. Uno spettacolo davvero eccezionale, che a primo impatto può sembrare diretto solo ad un pubblico colto, o comunque ai mestieranti del teatro. In realtà, qui il messaggio è molto più generale, il vero leitmotiv dell’intera vicenda è rappresentata dalla voglia e la capacità, la testardaggine nel portare avanti le proprie idee, le proprie aspirazioni. Un teatro che oggi più che mai non ha più alcun valore se non nella sua essenza concreta e reale. Non esistono che buffi commedianti, autoreferenziali e senza disciplina all’atto teatrale. In Chechov fa male, si esplora intimamente il rapporto che intercorre tra due “anziani” attori che non si arrendono nonostante le avversità e due giovani attori che iniziano a studiare il “metodo”. Come prima accennavo, Sergio Basile è dotato di una tecnica superlativa, affiancato sia da Barbara Scoppa, immensa e dai due giovani attori Yuri Napoli e Claudia Natale che da anni collaborano col gruppo “Imprenditori di sogni.” Uno spettacolo assolutamente da vedere che merita scenari ancor più grandi.
Inoltre, domenica 12 marzo alle ore 17:00, Sergio Basile e Giancarlo Sammartano, incontreranno tutti gli appassionati, studenti, giovani attori, per parlare di Mejerchol’d come introduzione allo spettacolo che andrà in scena alle ore 18:00.