Da mercoledì 8 marzo a domenica 2 luglio il piano nobile di Palazzo Reale di Milano ospiterà una tra le mostre più attese dell’anno: in esposizione saranno ben 30 opere di Edouard Manet.
La mostra, intitolata ‘Manet e la Parigi moderna’, è stata promossa e prodotta dal comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale e MondoMostre Skira, con la curatela di Guy Cogeval, storico presidente del d’Orsay e dell’Orangerie in collaborazione Caroline Mathieu e Isolde Pludermacher.
Lo scopo della rassegna è raccontare il percorso artistico di Edouard Manet, iniziatore di una nuova pittura in una Parigi in piena trasformazioni: “in una città che l’artista amava percorrere a piedi ogni giorno per scoprirne sempre nuovi dettagli nascosti”.
Manet dipingeva la vita reale, il quotidiano, gli ambienti affollati dei caffé e dei teatri, i ‘dejeuneur sur l’herbe’ dei parigini e soprattutto le donne capaci di attrarlo ed incuriosirlo. Nella sua produzione Manet dipingeva donne nude, sdraiate con disincanto, suscitando lo scandalo della critica, ma non era questo il suo scopo: non si trattava di provocazioni ma della voglia di testimoniare la vita reale, atteggiamento questo che in Francia portò in breve tempo ad aprire le porte alla rivoluzione impressionista che lo guarderà per sempre come il precursore per eccellenza.
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