Nuovi mondi, che potrebbero avere acqua liquida in superficie e forse condizioni per ospitare la vita, sono stati scoperti a 39 anni luce dalla Terra. Si tratta di pianeti che ruotano intorno alla stella Trappist-1, molto più piccola e debole del nostro Sole. La straordinaria scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature e si deve ad un gruppo internazionale coordinato dall’università belga di Liegi.
Grazie all’utilizzo del telescopio Trappist, installato in Cile presso lo European Southern Observatory (Eso), i ricercatori hanno scoperto che tre dei sette pianeti dei Trappist-1 si trovano nella zona abitabile, ossia alla distanza ottimale dalla stella per avere acqua allo stato liquido e potrebbero quindi ospitare anche la vita.
Trappist-1, nella costellazione dell’Acquario, è una stella nana ultrafredda, con una massa pari all’8% del nostro Sole. E’ quindi molto piccola, appena un po’ più grande di Giove. Gli astronomi ritengono che queste stelle nane possano ospitare molti pianeti di dimensione terrestre in orbite molto strette, rendendoli quindi promettenti obiettivi per la caccia alla vita extraterrestre, ma Trappist-1 è il primo di questi sistemi ad essere stato scoperto con sei pianeti più vicini alla stella che sono paragonabili alla Terra per dimensioni e temperatura. Si segnala inoltre che i sei pianeti in esame hanno probabilmente una composizione rocciosa e si trovano in una zona in cui la temperatura è compresa fra zero e 100 gradi.
“La produzione energetica delle stelle nane come Trappist-1 è molto più debole di quella prodotta dal Sole. Perché ci sia acqua liquida in superficie, i pianeti dovrebbero essere in orbite più vicine di quanto vediamo nel Sistema Solare. Fortunatamente sembra che questa configurazione compatta sia proprio ciò che troviamo intorno a Trappist-1″, spiega il co-autore della ricerca, Amaury Triaud, dell’università britannica di Cambridge.
I modelli climatici suggeriscono che i tre pianeti più interni siano probabilmente troppo caldi per avere acqua liquida. Il pianeta più esterno è invece probabilmente troppo distante e freddo, ma i tre pianeti che si trovano con le loro orbite giusto nel mezzo potrebbero avere proprio le condizioni ideali per poter ospitare la vita.
Il sole di questo sistema planetario è una vecchia conoscenza per gli astronomi poiché era stato scoperto nel maggio 2016 insieme ai tre che si trovano nella fascia abitabile.