Ruins of Memories è il titolo del lavoro discografico di Charlie, nome d’arte di Carlotta Risso. L’artista genovese classe 1977, esordisce durante l’esperienza di vita londinese con alcuni brani, coltivando l’inclinazione musicale dalle evocazioni country, indie e folk. Da qui l’ispirazione di Innocent Sweet, brano contenuto in Ruins of Memories, suo primo disco. Tra i momenti di inizio della sua riconoscibilità musicale, ne ricordiamo la partecipazione al Festival Hardly Strictly Bluegrass, di San Francisco. Nel 2006, Charlie prosegue la sua impennata verso il circuito musicale con Destiny Never Dies, che incise per il cortometraggio dell’amico regista Emanuele Cova. Nel 2010 arriva la collaborazione con Nicola Bottini, cantante leader della Rock Band, The Used Cars. Nel 2015 sarà l’anno del momento di svolta, con la collaborazione insieme a Tristan Marinelli, con il quale produrrà l’album, presentato per la prima volta il 6 maggio 2016 al Beautiful Loser di Genova. Seguirà, l’uscita del disco Ruins of Memories, con la diffusione di due videoclip contenenti rispettivamente il singolo Superior e Ruins of Memories, per la regia di Emanuele Cova e le scenografie di Mario Torre. Un dettagliato concept è quello che accompagna la voce scandita di Charlie, in un contenuto di sonorità country ed alternanze strumentali dai ritmi folk-rock, tipici della sua formazione. A comporre Ruins of Memories, undici piacevoli melodie, a partire da The Strenght, in cui un appassionato accordo di chitarre, svela il tono deciso e ritmato dell’artista, con un testo che parla di amore per le “cose” che rappresentano la nostra vita. Superior, il brano di cui è stato lanciato altresì il videoclip, alterna all’apertura musicale sicura, il timbro vocale altrettanto inclinato, in un interessante crescendo emotivo. Rosemary, in chiave espressamente country, descrive il mondo interiore di una casalinga frustrata, avvolta da continue perplessità ed insicurezze interiori. Avvolgente ballata western è Ash and Arrow, che si espande in un meraviglioso accordo di violino. Segue Ruins of Memories, brano traccia dell’album che ci accompagna con un intro di bella eleganza musicale, per poi “aprirsi” in un crescendo dai monotòni dallo stile light, pur restando in un mood deciso e folk-rock. In I’d be Glad, riconosciamo un eco che ci rimanda a quello dei Nouvelle Vague. Un brano che parla di amore, di amicizia, di legami umani e lo fa con suoni saltellanti, freschi e vivaci in un sottofondo di romantiche tonalità. In Leave, sentiamo la profondità vocale di Charlie, forse il brano più intenso dell’intero album, ricco di poliedricità e toni multi decifrabili. È il brano da cui è partita la composizione del lavoro discografico, Innocent Sweet, che si muove tra violini e violoncelli, regalandoci un dolce intreccio di melodie. La quotidianità domenicale, unita alla routine, viene cantata in Bed Time, accarezzata dalla soavità vocale di Charlie, su accordi a mò di “carillon” che ci fanno pensare ad una “ninna-nanna”. Intro swing, in Cigarette, quasi ad ispirare Eric Clapton. Un motivo musicale che ci fa pensare alla completezza, in cui lo swing incontra il country in un coinvolgimento dai suoni romantici ed insieme “eccitanti”. The Road è il testo che accompagna il disco alla chiusura. Un brano evocativo e di larga malinconia, dove l’eco dark della voce di Charlie, sembra diano al pezzo interminabilità. She è la traccia “fantasma” che accoglie la chiusura di Ruins of Memories. La chitarra acustica di Ferretti, si miscela al mixaggio di Mattia Cominotto, accompagnandosi alle masterizzazioni di Justin Perkins presso la Mystery Room Mastering.
Cerca
-
Articoli recenti
- Giuseppe Bonifati nel film “Ferrari” con Penelope Cruz, in concorso a Venezia
- Enrica Di Martino ed il suo grande amore per la musica
- Recensione film: Oppenheimer di Christopher Nolan
- Intervista a Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del contemporaneo
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
Find us on Facebook
-