Presentato al cinema Aquila “Let’s Go” il nuovo film di Antonietta De Lillo, con Luca Musella, Elizabeth Cristina Almeida, Vincenzo Arvanno, Brahim Ati Baha e la voce narrante di Roberto De Francesco. Un docu-film eccezionale e pregno di poesia. In pratica se non hai un ruolo, non sei più nessuno. Abbiamo smarrito il senso della persona con tutte le sue sfaccettature. Il personaggio di Luca è realmente il simbolo di un intera generazione anche di giovani, di extracomunitari, di anziani che non sanno come arrivare alla fine del mese. Come risolvere tutto ciò? Forse non è possibile risolvere il problema tornando alle vite passate, ma la soluzione sta nell’ accettare la povertà come nuovo stato sociale. Milano, è piena di associazioni, volontari che danno fiducia agli emarginati. La poesia è tutta qui. Un film delizioso che permette ad Antonietta De Lillo di riaffacciarsi al mondo cinematografico, dopo anche il lavoro su Alda Merini “La pazza della porta accanto”, con grande fiducia. Questa del documentario sta diventando un arte sempre più raffinata, molti registi o filmmakers si stanno cimentando in questa sorta di racconto del reale, che forse colpisce il cuore delle persone più del cinema di finzione. In America si continuano, giustamente, a produrre blockbuster, l’ Italia, molto più povera sotto tutti gli aspetti, deve puntare sul cinema nostrano. Gli italiani non sono stupidi e il bel cinema, se c’è una proposta interessante, lo guardano, lo commentano e si lasciano attraversare dalle emozioni. Complimenti!
Let’s Go è la storia di un esodato, professionalmente ed emotivamente: Luca Musella, fotografo, operatore, scrittore, oggi ha perso tutto. O forse no. Il protagonista ripercorre la propria vita in un testo-lettera da lui scritto e in un viaggio reale e ideale attraverso l’Italia, da Napoli, sua città natale, a Milano, il luogo della sua nuova esistenza. Insieme alle persone che popolano il suo mondo, Luca Musella diventa portavoce di una condizione universale, specchio del nostro Paese nell’era della crisi.
Antonietta De Lillo: “Sarà una distribuzione territoriale, usciremo a Milano, Como Mantova, Torino, Firenze, Napoli e non siamo vincolati dalla data di uscita. Per questo film deve esserci un passaparola, proprio come abbiamo fatto per “La pazza della porta accanto”. Il cinema Aquila è un luogo che va difeso perché permette di uscire dalla logica dell’ Italia che deve imporci qualsiasi cosa. Let’ s go è un lavoro che ho fatto ad occhi chiusi. Un mio carissimo amico, l’ ho visto scivolare da una situazione di borghese ad una situazione di sottoproletariato. Lui si definisce un clandestino, un extracomunitario ma a me oggi interessa raccontare come in Italia, un individuo solo è costretto a cadere. Luca mi ha affidato la sua storia e spero di averla riportata con dignità e sentimento. Tutto ciò lui l’ ha affrontato con dolcezza nonostante abbia perso tutto. Lui voleva fare un film su di me e sul come sia difficile fare un film in questo periodo. Mentre io ho pensato che sarebbe stato molto più interessante parlare di lui e del suo vissuto. Oggi siamo tutti arrabbiati, ma Luca è cosi intelligente da capire che non ne vale la pena e ci propone la strada di prendere il buono dalle situazioni. È una storia creativa, con lui che racconta la cronaca della sua vita e dall’ altra, un testo che rende visibile ciò che è invisibile.”