Presentato il Catalogo di Mario Iaione Scultore. L’artista parte dal tema della maschera che è alla base della sua produzione artistica, proponendo in questo catalogo una summa delle sue opere. 73 sculture fotografate da Giovanni Scotti, che configurano in un percorso cronologico, lo stadio raggiunto dal suo lavoro in campo espressivo. Artista giovane ma già maturo, si forma nella bottega di Lello Esposito, dove una proficua crescita e una collaborazione ventennale lo spingono all’elaborazione di un suo personalissimo linguaggio espressivo che passa attraverso l’arte moderna, con citazioni dall’espressionismo al cubismo, al futurismo. Un percorso come quello dell’artista rinascimentale che dalla bottega diventa artista della modernità. La maschera che utilizza affonda le sue radici in istanze classiciste come la commedia di Plauto o Terenzio. Ma se la stessa era la negazione dell’identità per l’affermazione dei tipi umani, qui il percorso è inverso: l’artista riutilizza la maschera per cogliere la duplicità dell’animo umano, la dualità, e tutta la complessità dello spirito, fatta anche di lacerazione e dolore. La maschera individua e mette in luce le tante maschere infinite e molteplici che usiamo quotidianamente al nostro contatto con l’opera, e noi ci riconosciamo in essa. Nelle lesionature, dalla frammentazione arriva quel “pugno allo stomaco” che ci dice quello che siamo. L’opera sembra dirci “osservami perché lì ci sei anche tu”. I volti ci guardano e ci inducono a fermarci a indagarci a guardare noi stessi. È un lavoro sinestetico e poetico – afferma la giornalista Loredana Troise – dove anche il titolo dell’opera ci conduce per mano e ci aiuta ad entrare in contatto con esse.
Iaione lavora l’argilla con leggerezza, portandola ad assumere configurazioni plastiche più originali, caratterizzate dall’essenzialità dei bianchi, dei neri, dei grigi, ma anche da colorazioni più ardite. Il catalogo è un’efficace sintesi della sua sperimentazione, che si sta oggi orientando verso l’impiego di altri materiali e verso differenti forme di modellato, e che rappresenta attraverso le sculture, il suo intenso lavorio di scandaglio dell’identità, di osservazione dei caratteri e di penetrazione psicologica.
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