Si chiama “La monotonia dei giorni” il nuovo album di Luca Madonia, il fondatore dei mitici Denovo, la formazione siciliana che ha aperto un trend negli anni 80 e che è tornata assieme l’anno scorso per un trentennale festeggiatissimo. Luca, insieme al fratello Gabriele ed ai musicisti Mario Venuti e Toni Carbone, ha fatto parte di una ventata di rinnovamento musicale in Italia che oggi è da molti rimpianta. Ma i 10 inediti di questo nuovo disco danno una luce nuova sull’autore, ancora in grado di scrivere con lucida creatività, pagine di autentiche emozioni, che spaziano dalle difficoltà della vita quotidiana che portano, come dice lui, a “una nuova convinzione verso la resurrezione”.
Il disco è prodotto da Luca Madonia e da Toni Carbone: proprio il sound dello storico bassista dei Denovo, unito a quello di Luca Madonia e a quello di Carmen Consoli, apporta un notevole tocco di originalità agli arrangiamenti del disco.
Il nuovo progetto discografico di Madonia è impreziosito anche da due voci al femminile: Donatella Finocchiaro nel brano “Mi solleverai” e Carmen Consoli (con cui sta affrontando un tour nei palasport da artista di spalla) nel brano “La mia condizione”.
Il disco conferma il tuo suono marchio di fabbrica per tutti gli appassionati di indie italiano. Ti senti un capostipite? Senti la responsabilità verso i tanti che hanno iniziato a fare musica riferendosi a te?
«Credo di essere lontano anni luce dall’indie italiano! A meno che fare musica in modo assolutamente libero non sia un atteggiamento indie! col tempo ho avuto la consapevolezza che forse il mio lavoro ha ispirato altri musicisti e ciò mi fa sicuramente piacere ma non parlerei di responsabilità per così poco.»
Con Mario Venuti vi “osservate” a distanza con le nuove uscite discografiche? Vi scambiate opinioni?
«Con Mario ci vediamo poco e ultimamente solo per la reunion dei Denovo dell’anno scorso…siamo in buoni rapporti ma non c’è un confronto artistico. Le nostre strade da solisti sono separate. Chissà in futuro..»
A cosa guardi quando pensi si scrivere dei mali dei nostri giorni?
«Analizzo soprattutto il malessere esistenziale, indagando sui sentimenti…è ovvio che la visione che ho adesso del mondo è diversa da quella che avevo a vent’anni! L’età ti porta ad essere più analitico e consapevole, la giovinezza invece ti fa sognare e sperare di più.»
I duetti con Consoli e Fionocchiaro sono nati spontaneamente e ad hoc per quei due pezzi o è stato un caso?
«Lavorando con Carmen Consoli è nato quasi spontaneamente il duetto su “La mia condizione”. Con la Finocchiaro è stata una precisa scelta di produzione,volevamo una voce femminile ma non la canonica “cantante”. Donatella è un’amica che ha anche interpretato da attrice il brano “Mi solleverai”, il risultato ci è subito piaciuto.»