È un Francesco Guasti carico e ricco di aspettative, pronto a salpare la nave del Festival di Sanremo. L’anno scorso era tra i 12 finalisti e l’accesso al festival gli sfuggì per un soffio. Quest’anno gli è andata bene al cantautore toscano, che nel 2013 si fece conoscere dal pubblico per la sua partecipazione a The Voice nel team di Piero Pelù. ‘Universo’ è il brano con cui si presenterà al Festival scritto dallo stesso Guasti con Francesco Ciccotti e Maurizio Musumeci e che fa da apripista all’album omonimo in uscita il 10 febbraio (DA 10 Production).
Perchè Universo?
«Perché l’Universo è armonia, è il Tutto, è l’Uno che ci tiene uniti ma che ci fa anche essere unici. Universo perché ognuno di noi ha il proprio, ma spesso dimentica che quello è legato all’Universo di tutti. Scegliere di cambiare quello che non ci piace e non limitarci a lamentarci, cambia la nostra realtà e può fare la differenza anche per il futuro degli altri. L’universo sono io, sei te, sono loro: non semplici spettatori, ma artefici del nostro domani. Il futuro è di chi se lo prende e voglio gridarlo forte a chi, oggi, non vede speranza».
Nel brano ti rivolgi anche alla nuova generazione. Qual è il tuo consiglio?
«Il mio consiglio è la mia esperienza. Mi ritengo un privilegiato poiché faccio quello che mi piace, ma vivere di Musica significa anche fare sacrifici, stringere i denti, prendere porte in faccia, lavorare su stessi, combattere e poi fare pace con i propri limiti e paure. Non è tutto luccichii, è un lavoro come un altro, fatto di soddisfazioni ma anche delusioni. Sta in piedi chi non si fa stritolare dalle illusioni facili e chi trasforma le difficoltà in opportunità, sempre con umiltà, con dedizione. Siamo fatti per avere sogni più grandi delle nostre vite» .
Quanto sei cambiato dalla tua prima esperienza televisiva?
«Oggi mi sento più io, mi sento libero di esprimere totalmente me stesso, sia nei brani che scrivo, sia vocalmente. La pelle usa le rughe per raccontare il tempo che passa, il vissuto di ognuno, l’Anima, invece, usa la voce, la sua frequenza ed è da lì che passa la trasformazione più profonda. Oggi mi sento consapevole e sento la responsabilità del messaggio che porto».
Cosa ti aspetti da questo Festival?
«È una rivincita con me stesso. Mi aspetto di poter trasmettere a chi ascolterà Universo da quel palco speciale e magico, quello che provo».
Dopo ti aspetta il tour?
«Sì, sono già al lavoro per il tour che mi porterà in giro per l’Italia, sarà emozionante raccontare il mio Universo dal vivo. Non vedo l’ora di far ascoltare “live” i brani del mio nuovo cd in uscita il 10 febbraio».