Debutto musicale per la giovanissima Margherita Zanin, classe 1993, con l’album Zanin. La cantautrice di Savona è cresciuta sotto l’influsso musicale blues e folk country e le rock band inglesi dei primi anni ’70. A 17 comincia a studiare musica presso il conservatorio, con il pianista Mauro Castellano, giungendo ben presto a maturare numerose esperienze con performance sia in Italia che all’estero. Nel 2015 incontra Roberto Costa, lo storico bassista di Lucio Dalla, da qui il progetto di Zanin. Un lavoro discografico che si compone di otto brani, di cui due in italiano e sei in inglese, con una reinterpretazione di Generale, brano storico di Francesco De Gregori. Zanin, disponibile su Digital Store è stato pubblicato da Platform Music, una nuova etichetta discografica. Piove è il singolo che apre il lavoro discografico. Il suono di una goccia lascia spazio alla voce profonda e graffiante della cantante, insieme ad un timbro musicale che si veste di malinconia, fino a trasformarsi di ritmicità elettroniche. Omaggio ad una grande voce della musica italiana con Generale. Margherita Zanin ripropone in modo singolare, un brano che inneggia Francesco De Gregori. Avvolta da toni acustici è Feeling Safe che descrive la protezione ed il sentimento di sicurezza, trasferito dal sentirsi amati. Ancora un contenuto d’amore in I Must Forget, questa volta però su note musicali quasi psichedeliche. Prosegue con Travel Crazy la demarcazione dello spirito libero della cantante, che in ogni suo brano, appare chiaramente espresso. La chitarra accompagna la voce penetrante di Margherita in You’re better out, che invoca amabilmente, tra toni intimi e malinconici l’assenza di una persona amata. Joe’s Blues è un pezzo dedicato alla musica, proprio quella blues. Un inno alla ricerca della condivisione, che unisce l’amore e la musica. The Lord Coming home è un testo ibrido in cui il blues si unisce ai cori gospel. Un brano che racconta l’esperienza dell’artista che appena arrivata a Londra, entra in una chiesa e assiste ad un coro gospel che la fa sentire più vicina a Dio. Un’accoglienza che Margherita interpreta in maniera positiva, quasi a volerle dire che ha fatto bene ad essere lì, nel luogo dove si trova e infonde in lei un senso di spiritualità profonda.
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