Al Teatro Nuovo di Napoli è di scena Svenimenti, Un Vaudeville tratto da Cechov, con Elena Bucci, Marco Sgrosso e Gaetano Colella, regia di Elena Bucci; una produzione CTB Centro Teatrale Bresciano e Compagnia Le Belle Bandiere (repliche fino a dom. 11 Dicembre).
Svenimenti, Un Vaudeville è uno spettacolo che rende omaggio ad uno dei più grandi geni teatrali della storia, Anton Cechov. Attraverso tre atti unici (La Domanda Di Matrimonio, L’Orso e I Danni Del Tabacco), ma anche con incursioni in alcuni drammi maggiori (Il Gabbiano e Il Giardino Dei Ciliegi), nonché nelle lettere private tra l’autore e sua moglie Ol’ga Knipper, grande interprete della compagnia di Stanislavskij, lo spettacolo ricostruisce la storia e il pensiero di un uomo – medico per vocazione, scrittore per passione – che ha sempre messo l’Uomo, i suoi impulsi, i suoi sentimenti, le sue debolezze al centro della propria opera. Un viaggio nei suoi testi e nella sua piche. “Dal nostro trio di attori – evidenzia Elena Bucci – emergono di volta in volta i personaggi dei racconti, degli atti unici. Intravediamo la stessa Olga e in controluce anche Cechov. Si tenta di affacciarsi alle opere maggiori, per poi ritrarsi spaventati dal futuro che comprendeva anche la morte dello scrittore”.
Ne nasce uno spettacolo godibilissimo, intenso, dove si ride molto e – allo stesso tempo – si ha idea di uno spaccato di vite d’altri tempi, ma che sono molto vicine alle nostre. La meticolosità con cui Cechov tratteggia i caratteri umani è evidenziata dall’ottimo lavoro del cast (Marco Sgrosso è irresistibile) che riesce a dosare comicità, malinconia e ironia in un insieme istrionico che ricorda molto la comicità del Trio. La regia di Elena Bucci è efficace, dinamica e riesce a mescolare bene le pièce cechoviane alle interpolazioni drammaturgiche originali. Semplice ed efficace il disegno scenico di Giovanni e Andrea Macis.
Da vedere.