Da domenica 20 novembre, in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia torna “La Scena Sensibile”, rassegna di teatro per la scuola organizzata dall’Associazione I Teatrini e realizzata con il contributo del MiBACT, della Regione Campania, dell’ Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, in collaborazione con la Mostra d’Oltremare di Napoli, l’Università’ degli Studi di Napoli Federico II, la Direzione dell’ Orto Botanico, l’AGIS Campania.
Si parte con “Il Piccolo Principe”, dal capolavoro di Antoine De Saint-Exupéry, nell’allestimento realizzato da Dora Ricca per il Centro Rat di Cosenza; si tratta di un titolo amatissimo dal pubblico, non solo di bambini, (in replica a Napoli anche lunedì 21 e martedì 22 novembre, ore 10) che trasporta meravigliosamente sulla scena il delicatissimo racconto allegorico dell’avventura umana. Nella storia di un incontro tra un pilota, caduto con il suo aereo nel deserto del Sahara, e un bambino, abitante di un piccolissimo asteroide, il grande scrittore francese costruisce una parabola sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla morte e la speranza.
In 17 titoli (distribuiti in oltre 170 recite, fino al 4 giugno 2017), selezionati dai curatori Giovanna Facciolo e Luigi Marsano, si realizza a Napoli una programmazione specializzata rivolta esclusivamente alle nuove generazioni di spettatori, bambini di età tra i 3 ed i 12 anni. La nuova stagione propone tanti appuntamenti che alternano testi noti (come “Pinocchio”, “Hansel & Gretel”, “La Bella e la Bestia”, “Cappuccetto Rosso”, “Jack e il fagiolo magico”, “Don Chisciotte”) a novità italiane (come “Kiriku’ e gli animali selvaggi”, “Piena di vita”, “Le quattro stagioni e piccolo vento”) nella proposta realizzata da 14 tra le più affermate compagnie teatrali italiane.
«Con il nostro lavoro – sottolineano i curatori – cerchiamo di abituare i piccoli al gusto del bello e, allo stesso tempo, alla fruizione ed alla condivisione di momenti ed esperienze culturali di grande fascino. Per noi, più che “spettatori” del domani, i bambini sono “attori” del presente».