Teatro di qualità al Centro Teatro Spazio di san Giorgio a Cremano; fino al 13 novembre è in scena “La cella zero”, uno spettacolo ispirato alla storia vera di Pietro Ioia nato da un’idea di Antonio Mocciola.
In scena ci sono Ivan Boragine, Marina Billwiller, Diego Sommaripa, Ivan Improta, Simone Somma, Antonio Tatarella, Pietro Ioia e Cristina Ammendola per la regia di Vincenzo Borrelli.
Si tratta di un viaggio nell’incubo di un ragazzo napoletano, che invecchia in carcere e ne esce dopo 22 anni, trovando la forza di raccontare le vessazioni subite e le ingiustizie patite. La storia non lascia scampo: serrata e spietata, disegna tutte le traiettorie di un sistema infame e vigliacco, del tutto simile a quello che, all’esterno, produce la delinquenza quotidiana a cui assistiamo da decenni. “La cella zero” diventa presto, per lo spettatore, un claustrofobico inferno di parole e gesti, di soprusi e violenze ai limiti del sopportabile, fino allo spiraglio di luce finale.
Oggi Pietro Ioia è il presidente dell’associazione Ex Detenuti di Poggioreale ed è attivissimo nella difesa di chi è ancora tra le mura del carcere e non ha la voce per gridare il proprio dolore. Grazie al suo attivismo la cella zero nel carcere di Poggioreale non esiste più, o meglio, non è più luogo di concentrato di violenza e soprusi, a danno di chi, certo, deve pagare per gli errori fatti, ma con una modalità consona alla nostra Costituzione e ad concetto di umanità, lontano, troppo lontano.