La carovana del tour “Pooh 50- L’ultima Notte Insieme”, si è fermata al PalaSele di Eboli, oggi la seconda data sold out, le prime due del tour invernale nei palazzetti che si chiuderà a Bologna il 30 dicembre con l’ultimo concerto della carriera di una stratosferica band.
Fin dalle prime ore del pomeriggio la folla si è accalcata ai cancelli venuta da ogni dove, anche dalla Calabria e Basilicata, con bus organizzati da agenzie specializzate, per accedere alla gradinata non numerata, altri sono venuti tranquillamente qualche ora più tardi per il parterre numerato, amanti non solo della musica, ma per assistere a un buono e bellissimo spettacolo quello che i Pooh hanno saputo regalare con la loro maestria.
La loro storia attraversa decenni, dal 1966 al 2016, 50 anni di storia della musica italiana. Questa reunion è l’apoteosi finale in cui Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli, insieme per l’ultima volta sullo stesso palco, ripercorrono senza esclusione alcuna, tutta la loro produzione discografica. La particolarità è che hanno scelto 50 successi da cantare in questo tour, alcuni brani in pillole da un minuto e mezzo o due, un percorso che inizia con Giorni Infiniti, dall’omonimo album del 1986 che festeggiava il loro ventennale. Con l’introduzione di Rotolando respirando, iniziano ad arrivare le prime profonde emozioni, vedere alcuni visi rigati dalle lacrime per l’impatto di una canzone che ricorda il passato, il vissuto di ognuno dei fan, e con quel riff della chitarra elettrica la pelle vibra di emotività. I Pooh sbattono in faccia il loro essere rock, come tutto l’arrangiamento di questo live. E la voce di Roby, riconoscibile tra milioni, riscalda l’anima già dalle prime note di Dammi solo un minuto, poi un breve accenno musicale di Banda nel vento ed entra Riccardo Fogli e cantano Vieni fuori, il loro primo singolo datato 1966, tradotta da Vanndelli da Keep on Running, scritta dal cantante giamaicano Jackie Edwards, ma portata al successo in Inghilterra da The Spencer Davis Group. Riccardo intona ancora In silenzio, poi Piccola Katy e Nascerò con te. Prosegue il live con altrui successi e dopo che Red Canzian canta Stai con me, dice: «Sapevo che i Palasport sarebbero stati calorosi. Fantastico. In questi anni la nostra musica ha cambiato spesso pelle, vestito, pur mantenendo quella che è l’anima della musica dei Pooh. Noi, in tutti questi anni, abbiamo fatto sempre della musica e dei dischi molto onesti, abbiamo sempre inciso solo quello che riuscivamo a scrivere in quel momento, anche a costo di essere fuori moda, e, forse, qualche volta lo siamo anche stati, ma noi abbiamo preferito così, per esempio, nel ’74 avevamo un grandissimo successo popolare, ma abbiamo voluto fare un album di quelli particolari, che ti fanno crescere, perché sono dei percorsi musicali importanti, e s’intitolava Un po’ del nostro tempo migliore e in quell’album c’era una canzone che, guardate la chitarra che ha Dodi adesso, è proprio quella di allora, e questo brano faceva così… Se sai, se puoi, se vuoi». Arriva un brano strumentale, in questo live ne fanno diversi, La Gabbia, scritto da Roby per una colonna sonora e mai inciso su un album di inediti, ma solo su una raccolta. L’aquila e il falco, tratto da Dove comincia il sole, realizzato dopo l’uscita dalla band di Stefano D’Orazio, e ultimo album in cui Valerio Negrini ha scritto i brani.
Poi Risveglio, lato A del 45 giri La gabbia, poi L’ultima notte di caccia, Viva in versione strumentale. È davvero difficile scrivere di tutti i pezzi che hanno presentato in questo live, sono tanti e ognuno ha una storia, infatti, Roby introduce un altro grandissimo successo, dicendo: «Nelle nostre canzoni abbiamo parlato veramente di tutto, amore, amicizia, solitudine, viaggi. Abbiamo toccato moltissimi argomenti, anche dei discorsi un po’ delicati, trattati in una canzone che poteva sembrare strana, infatti, nel 1976, trattammo in un brano, un argomento veramente nuovo, molto delicato, addirittura, all’epoca, certe parole non si potevano neanche pronunciare. Questo brano racconta la storia di un ex compagno di scuola di uno di noi e si chiama Pierre…» e sale di nuovo sul palco Riccardo Fogli e duettano insieme in questo brano rimasto uno dei simboli della storia musicale dei Pooh.
In diretta nel vento, Stare senza di te, 50 primavere, Alessandra, Uomini soli, un crescendo di successi che il pubblico apprezza, ama, canta, balla, applaude e ancora brani come Quando una lei va via, Notte a sorpresa, Nel buio. Dopo la canzone Domani, Roby parla di Valerio Negrini, «senza di lui noi non saremo qui, perché è ed è stato il fondatore di questa band. Valerio ha iniziato suonando la batteria, poi un giorno decise di dedicarsi completamente alla cosa che lui amava di più, la poesia. Grazie Valerio!».
E inizia così Parsifal (1973), dall’omonimo album che segna l’uscita di Riccardo Fogli che viene sostituito al basso da Red Canzian. Parsifal è un brano progressive rock e Roby suonandolo vanta la sua grandezza da musicista.
Il concerto sta per finire, con Ci penserò domani e Pronto, buongiorno è la sveglia, La donna del mio amico e Canterò per te, e dopo Dimmi di sì, Red afferma: «Che serata ragazzi, non la dimenticheremo tanto facilmente. Ci piacerebbe davvero che la nostra musica, grazie a voi, potrà vivere anche dopo di noi».
Dodi con Riccardo intonano un altro dei maggiori successi, Noi due nel mondo e nell’anima, canzone che, anche nella sua versione originale, viene cantata da entrambi. Ma poi arriva un altro brano popolare Tanta voglia di lei. E si va poi, proprio su un finale accesso, i Pooh invita il pubblico ad alzarsi e correre sotto al palco per cantare e ballare con loro, e così si sfrenano sui brani, Io sono vivo, Non siamo in pericolo, Chi fermerà la musica, Pensiero e senza fare la classica scena di uscire dal palco per poi rientrare, cantano l’ultima canzone, Ancora una canzone.
Prossime tappe del tour:
31 ottobre e l’1 e 2 novembre al Pala Florio di Bari
04 novembre al Palalottomatica di Roma
08 novembre all’Unipol Arena di Bologna
09 novembre all’Adriatic Arena di Pesaro
11 e 12 novembre al Mediolanum Forum di Assago – Milano
14, 15 e 16 novembre alla Kioene Arena di Padova
18 e 19 novembre al Nelson Mandela Forum di Firenze
21 novembre alla Fiera di Brescia
25 e il 26 novembre al Pala Alpitour di Torino
10 dicembre al Pal’Art Hotel di Acireale (Catania)
14 dicembre al Pala Maggiò di Caserta
17 dicembre al Pala Alpitour di Torino
20 dicembre al Palalottomatica di Roma
22 dicembre al Mediolanum Forum di Assago (Milano)
27 dicembre al Pala Verde di Treviso
30 dicembre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna)