Doctor Strange di Scott Derrickson in sala da oggi in oltre 600 copie con The Walt Disney Company Italia. È un film che funziona e non annoia.
Stephen Strange, il Signore delle Arti Mistiche, apparso per la prima volta sulle pagine dei fumetti Marvel nel 1963, arriva in 3d sullo schermo e con il volto di Benedict Cumberbatch. All’inizio è un chirurgo di successo,con supercar sotto casa e armadietto di orologi cult da cui scegliere per ogni occasione, ma dopo un incidente finisce senza l’uso della mani e senza lavoro. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange si ritrova in una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Si tratta di un luogo di iniziazione più che di guarigione: in prima linea contro invisibili forze oscure, Presto Strange, guidato da Antico (Tilda Swinton), impara a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente.
«Stephen Strange è sempre stato uno scettico e un materialista, in poche parole una persona molto riluttante nei confronti della magia e del misticismo – spiega il regista -. Dopo il suo incidente, è costretto ad aprire la mente per accettare l’esistenza di un piano dimensionale superiore. Amo molto le storie in cui il punto di vista del protagonista si espande ed anche nel mondo reale, ammiro chi ha il coraggio di espandere la propria mente e comprendere che il mondo è più complesso di quanto le apparenze suggeriscano… a Stephen Strange succede la stessa cosa».