La mostra Sacro&Profano, in programma al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) dal 25 al 31 ottobre, nasce da un’idea di Anto Sullo e dal desiderio di mostrare e fondere due forme d’arte, apparentemente slegate tra loro: l’arte pittorica per antonomasia, su tela e la satira sia essa politica, sociale e di costume. Il punto in comune tra i due artisti in questione è proprio l’impegno civile e sociale, il riproporre la realtà senza se e senza ma, senza filtri, quella realtà che spesso ci opprime, ci addolora, ma riesce ancora anche a strapparci un sorriso, un momento di riflessione. Questa realtà è presente sia nell’iperrealismo concettuale di Rosa Borreale, che nelle vignette satiriche di Anto Sullo.
Nei quadri di Rosa Borreale, sono presenti due mondi paralleli, il reale e il virtuale, che si fondono e si mescolano. La presenza nei suoi dipinti del puntatore di un mouse, simboleggia l’illusione che un semplice clic sia sufficiente a cambiare l’ordine e la realtà delle cose. L’aggiunta invece, di alcuni fumetti sulle pareti, sta a simboleggiare il desiderio dell’artista di liberare la sua forma d’espressione, unica possibilità per uscire fuori dalla trappola dell’iperrealismo.
Nel dipinto Interference, l’uomo addormentato sotto un manifesto pubblicitario simboleggia l’elemento di disturbo che va ad intaccare una realtà quotidiana apparentemente serena e gioiosa, rappresentata dal gruppo di giovani che passeggia sul bagnasciuga. Nell’opera Play with me! (utilizzata nel manifesto della Mostra), è presente invece, un’inversione di ruoli: il bambino con una pistola e l’adulto intento a giocare con bolle di sapone, mentre sul muro si materializza un omino fumettato con le sembianze di un piccolo Hitler che, reggendo un cartello con la scritta “Play with me!”, invita all’uso di una violenza mai tramontata.
Nelle vignette di Anto Sullo dopo la prima visione e lettura spesso si avverte una catarsi e si torna indietro per riguardarla, magari notando particolari nuovi che erano sfuggiti al primo impatto, attirati come da una calamità per sorridere nuovamente, spesso amaramente. Graffianti, sagaci, surreali, indomite. Grazie ad un tratto scorrevole e determinato Anto ci regala uno spaccato di mondo senza veli. Le vignette hanno la carica emotiva della migliore satira italiana che unisce la grazia e l’audacia del tratto ad una genialità senza confini, che non risparmia nulla, ma lo fa con una leggerezza tutta sua e sinceramente poetica.
Bellissimo il Papa Francesco “travestito” da novello Rocky che con carezze e pugni cerca di risvegliare le coscienze americane o Massimo Troisi e Pino Daniele che dall’alto, assieme, cercano di scorgere e “proteggere” una Napoli nuova e libera. La denuncia è sempre lieve, ma sottolineata con eleganza anche grazie ad un tratto impeccabile.
Anche le sue vignette sportive sul calcio e sull’amato Napoli non sono mai banali, ma portano dentro di se significati multipli e messaggi subliminali che travalicano il mero fatto sportivo, il calcio diventa così un mezzo per lanciare anche altri input, insomma le vignette si trasformano in veri articoli di fondo. Anto diventa cosi, come lo ha definito Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport, un vero e proprio “elzevirista” (autore di “elzeviri”, articoli di critica letteraria o teatrale, su temi di attualità o di costume).
Come scrive Stefano Jurgens, autore tv: “Anto è un generoso perché chi regala agli altri l’occasione per un sorriso, una risata è sostanzialmente un benemerito”.
Rosa Borreale ed Anto Sullo, con espressioni artistiche diverse, risvegliano una coscienza nuova, tra sorrisi, drammi ed eventi, aiutando il fruitore a guardare la realtà di tutti i giorni con occhi diversi, nuovi e senza vincoli, ma pieni di speranza in un futuro di luce e giustizia.