Si parla spesso di contaminazioni musicali e ancor più di collaborazioni tra due o più artisti. Oggi vi parleremo del duo inedito formato dall’arpista Floraleda Sacchi e dalla violinista Maristella Patuzzi. Insieme le due artiste, provenienti da carriere singole, hanno deciso di unire le loro esperienze musicali e la loro professionalità in un progetto dal titolo “Intimamente Tango” (Decca / Universal Music). L’album rivisita le composizioni di Astor Piazzolla in un tango inconsueto che si fonde con i caratteri poetici ed intimi della musica classica.
Le composizioni di Astor Piazzola sono proposte negli arrangiamenti originali e creativi firmati da Floraleda e Maristella che fondono armonicamente malinconia, speranza e sensualità in una nuova chiave musicale, tra tradizione e innovazione, tra classico e jazz, tra improvvisazione e world music. Per l’occasione abbiamo intervistato Floraleda Sacchi e Maristella Patuzzi.
Lo scorso 13 marzo è uscito “Intimamente Tango”, disco che firma la vostra inedita collaborazione. Quando e come avete deciso di unirvi in musica?
«È stata una scelta assolutamente istintiva e spontanea, quando ci siamo rese conto che siamo molto affiatate e andiamo d’accordo indipendentemente dalla musica.»
In “Intimamente Tango” rivisitate le composizioni di Astor Piazzolla in un tango inconsueto che si fonde con i caratteri poetici ed intimi della musica classica…Il risultato del vostro lavoro è ottimale, ma non avete temuto il rischio, visto quanto Piazzolla sia stato nel tempo interpretato e rivisitato più volte da diversi artisti e in diverse forme?
«No, proprio per questo ci ha intrigato l’idea. Entrambe amiamo la musica di Piazzolla, ci siamo rese conto che non c’era una versione per i nostri strumenti e dunque non potevamo sottrarci dal trovare un nostro modo. Non abbiamo pensato al risultato, abbiamo provato seguendo il nostro istinto. Abbiamo registrato, dopo un paio di mesi abbiamo riascoltato tutto per il mixaggio e ci è piaciuto. Abbiamo dunque pensato che sarebbe potuto piacere anche al pubblico.»
Com’è avvenuta la scelta di brani da inserire nell’album? Quali sono quelle che più si avvicinano al gusto di Floraleda e quali quelli di Maristella?
«Abbiamo scelto solo brani che piacevano moltissimo a entrambe, però abbiamo un feeling speciale per la “Milonga del Àngel”, per l’arrangiamento che abbiamo fatto del pezzo. La scelta è stata quella di unire brani più noti ad altri meno conosciuti cercando di spaziare in molte delle tante sfaccettature di Piazzolla che nel tango e nella musica del ‘900 è un gigante.»
Qual è il segreto della vostra sinergia, oltre all’amore per la musica?
«Siamo ottimiste e di buon umore, perfezioniste ed esigenti, e amiamo la buona cucina.»
Le composizioni in “Intimamente Tango” di Astor Piazzolla sono riproposte in maniera del tutto originale e creativa, in una veste completamente inedita tra classico e jazz, improvvisazione e world music. Com’è avvenuta la fase tecnica, di realizzazione dell’album?
«Abbiamo solo suonato, liberamente, facendo delle variazioni e praticamente limitando al minimo i tagli. In due giorni abbiamo registrato e montato 73 minuti di musica.»
Entrambe siete impegnati singolarmente anche in altri progetti. Riuscite a conciliare il tutto?
«Assolutamente, anzi più si è impegnati più si deve ottimizzare il tempo e si diventa dunque molto efficaci.»
Nelle diverse serate in cui vi esibite in coppia, proponendo dal vivo “Intimamente Tango”, quali sono i riscontri del pubblico?
«Molto positivi, tanta commozione, anche persone con le lacrime agli occhi che ci hanno detto di essersi sentite profondamente coinvolte emotivamente. Tra il pubblico ovviamente amiamo i ballerini di tango, molti ci hanno confessato di aver comperato il disco per ballare e che il sound diverso dal solito si prestava moltissimo anche per inventare nuove sfumature nella coreografia.»
Prossimi progetti del duo?
«Portare “Intimamente Tango” in tour: saremo in Italia, Stati Uniti, Canada, Sud America e finiremo anche in Cina il prossimo anno.»
Prossimi progetti singoli?
«Entrambe continuiamo a suonare da sole, Maristella porta avanti un suo progetto con i Capricci di Paganini, io mi dedico ad un progetto per arpa e iPad che sfocia nella musica elettronica.»