Lali Espósitoè una ragazza di 26 anni che dall’Argentina sta conquistando il mondo pop globale. Usita da una serie tv di enorme successo (Teen Angels) ora approda in Italia per il lancio del suo album Soy con due incontri col suo affezionatissimo pubblico: il 17 settembre incontra i fans a Roma alla Discoteca Laziale e il 18 settembre al Mondadori Megastore di piazza Duomo a Milano. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio.
Anzitutto come si fa a sopravvivere a una popolarità straripante sui social network come la tua?
«Ci sono quattro milioni di persone che mi seguono e io con loro sono semplice e genuina, credo sia questo il segreto. La gente capisce che ci sono tante ragazze come me e magari anche più talentuose. Ma io credo di creare immedesimazione, i miei fan dialogano con me perché vogliono vivere un sogno».
Ci sono anche dei lati meno gioiosi di tutto ciò?
«Prima di tutto non li conosco tutti e mi fa strano. Poi capita che spesso ci si trovi a leggere cose che non hanno senso, ognuno è sempre pronto a criticare su internet ma fa parte del gioco. Mi dispiace che non ci sia rispetto per il grande lavoro che metto dietro alle mie cose. Ma di contro c’è grande possibilità di unire queste persone e di comunicare con tanti ragazzi in tutto il mondo».
Il tuo album è in spagnolo benché tu sia celebre ovunque. Come mai?
«Perché non mi sento ancora pronta a fare il salto con l’inglese, magari l’impererò bene e farò questo passo un giorno, ma per il momento volevo che tutta la produzione e le canzoni fossero made in Argentina».
Ci sono anche dei riferimenti alla vita attuale nelle canzoni che hai inciso?
«Sì, non sono lontana dalla realtà. Reina è stata scritta quando ho sentito di episodi di bullismo alla tv. Sono rimasta scioccata, ci sono storie incredibili di ragazzi che si tolgono la vita per le violenze subite. Anche quella di una ragazza di 14 anni che era troppo bella e creava invidia mi ha molto colpito. E ho pensato di scrivere e prendere una posizione per il mio pubblico».
Funzione sociale della musica per giovani?
«Non ci credo molto perché secondo me la canzone è anche sogno, arte, poesia. Ma ovviamente non posso sottrarmi dall’esprimere qualcosa che mi ha toccato».
Cosa vorresti dire al tuo enorme pubblico che ti segue anche in Italia?
«Uno dei motivi per cui sono qui è che girerò un video con Baby K e presto uscirà un duetto. Poi vorrei annunciare che presto tornerò con un grande show con tanta cura per i visual e il ballo, perché secondo me le vere cantanti devono offrire uno spettacolo così, pieno di show in tutti i sensi».
Il disco si chiama Soy, che vuol dire Sono. Ma tu come sei veramente?
«(ride) sono bella, umile, ho la faccia tosta, genuina, ho buon humour e sono una grande lavoratrice. E poi per i maschietti, so baciare molto bene. Ti prego, scrivilo!»