Cristiano Caccamo è uno dei giovani attori italiani con il suo successo in arrivo, i suoi ruoli parlano alla nuova generazione di romantici, ma anela a distinguersi sempre in ruoli miglior. È stato premiato alla sesta edizione del Social World Film Festival di Vico Equense come migliore attore per il lungometraggi “Cenere” di Simone Petralia. Un film girato in sedici giorni e ambientato nella periferia romana che racconta la storia d’amore di una ex baby squillo con un artista di strada, appunto Cristiano Caccamo. Conosciutissimo per aver preso in Questo è il mio paese, Il paradiso delle signore, Matrimoni ed altre follie, presto lo vedremo nella quarta stagione di Che Dio ci aiuti!
La tua vera prima prova di attore è stata nel film Cenere…
«È la prima cosa che ho fatto dopo essere uscito dalla scuola, non conoscevo Simone Petralia, il regista, ma l’attrice, Federica Zacchia, è la mia migliore amica. Quindi, è stato difficile soprattutto nelle scene dei baci, mi pareva strano. È un film dove non parlo, ma bacio tantissimo (ride n.d.r.). È stata la mia vera prima esperienza, non solo per me, ma anche per il regista, gli attori, il direttore della fotografia. È la prima opera prima per tutti».
Ne “Il paradiso delle signore” interpreti Quinto, un ragazzo timido e balbuziente. Un’altra tua prima prova d’attore con delle difficoltà nell’interpretazione…
«È stata una mia idea. Non c’era il personaggio con la balbuzie nella sceneggiatura, poi l’ho proposto alla regista perché avevo pensato che l’idea del personaggio poteva funzionare e per fortuna me l’ha accettata. Volevo apportare una difficoltà in più a Quinto, soprattutto quando parlava con Anna di cui lui era innamorato follemente fin da piccolo».
Cosa succederà in questa seconda stagione al tuo personaggio, puoi accennarmi qualcosa?
«Non so niente nemmeno io, giuro. Non mi hanno ancora mandato il copione della seconda stagione».
Puoi parlarci, invece, del tuo personaggio in “Che Dio ci aiuti 4”?
«È la prima volta che farò parte in questa fiction, dove interpreto un medico giovane, molto giovane. Un altro ruolo differente che ha la sua relazione, ma non posso dire di più. Diciamo che l’amore c’è in tutte le cose che facciamo. Sarò presente in tutte e dieci le puntate di questa quarta stagione che viene girata a Roma, con gli esterni a Fabriano».
Per il cinema, ci sono delle novità, stai facendo provini…
«Per adesso sono impegnato fino ad aprile prossimo con Il Paradiso delle Signore».
Sei un giovane attore in un festival di giovani e fatto da giovani, il Social World Film Festival…
«Sono contentissimo di essere presente in questo festival, molto carino, familiare e organizzatissimo».
Sei giovanissimo e da poco hai superato lo scoglio nell’intraprendere la carriera di attore, ma hai qualche consiglio particolare da dare ai giovani qui presenti al festival?
«Se veramente lo vogliono fare, lo faranno di sicuro perché è una passione. Io non saprei e non vorrei fare altro. È vero però che si devono permettere o avere la possibilità di farlo. Questo festival è una vetrina per i giovani che vogliono provare e se veramente lo vogliono, ci riusciranno. Io non posso dire di esserci riuscito, ma almeno ci sto provando».
Come hai iniziato questa carriera di attore… a scuola… con una compagnia amatoriale…
«Ho iniziato perché mio padre mi ha spinto a provare. Non voleva che io facessi l’attore ma che mi affacciassi al teatro. Grazie a lui, quindi, ho tentato e mi è piaciuto molto. Ho lasciato l’università e ho iniziato poi mi sono iscritto al Centro Sperimentale di Roma».
Quali sono stati i tuoi primi lavori?
«La prima cosa che ho fatto da protagonista è stato il film Cenere. Tra le mie primissime cose ho fatto teatro al Globe Theatre a Roma. Poi dei corti cinematografici e anche qualcosa per Sky per bambini, ma ero ancora ai primi anni dell’accademia, per DeAKids ho preso parte ad “Anastasia <3 Dance” (Anastasia loves Dance) dove interpretavo Leo».
Quando non lavori cosa fai di solito?
«Assolutamente niente. Guardo film anche quando non recito, con l’eccezione di viaggiare. Questa è la cosa che cerco di fare».
Cosa farai quest’estate?
«Vado in Grecia nei prossimi giorni».
Hai qualche hobby particolare?
«No, non ne ho. Faccio le statuette di argilla, vale come hobby? Assurdo, lo so, ma è così».