Matteo Garrone – ospite a Giffoni per ricevere il prestigioso premio Truffaut – presenta “Pinocchio”, la sua nuova avventura cinematografica.
Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico a breve tornerà dietro la macchina da presa per dirigere questo nuovo film tratto dalla celebre fiaba di Collodi. «Sarà legato alla favola – afferma Matteo Garrone – girerò in Italia e in italiano. Sto facendo provini con i bambini in tutta Italia, quello di Pinocchio è un ruolo molto complesso. Girerò in primavera per uscire nel 2018».
Parlando della sua carriera e dei suoi film, Garrone ha ricordato l’avventura di Gomorra: «Quando nel 2006 incontrai per la prima volta Roberto Saviano, che allora non era ancora conosciuto come oggi e aveva pubblicato il libro da poche settimane, decidemmo di lavorare a quel progetto per rendere al meglio visivamente le pagine del libro. Ma dissi subito che la cosa migliore sarebbe stata fare una serie televisiva perché si sarebbero potuto trattare tutti i temi che affrontava il libro. All’epoca non c’erano i presupposti per fare una serie tv perché il mercato non era così grande e forte come è ora. Quando dopo il film mi proposero la serie non aveva senso perché sarei dovuto tornare negli stessi luoghi e sarebbe stato difficile. Ma penso che aver fatto una serie tv sia una scelta sacrosanta e giustissima, ha avuto un enorme successo e hanno fatto un ottimo lavoro».
Ai ragazzi che stanno iniziando a fare cinema dà un consiglio: «Per arrivare alla vostra destinazione ci vuole la passione autentica non mimetica. Io a 13 ani volevo fare il tennista, non leggevo neanche un libro e i miei genitori erano disperati. Quando ho fallito da tennista ho ripiegato nel cinema».