Emanuel Caserio è la nuova promessa del cinema italiano. Il giovane attore, classe 1990, è nato e cresciuto a Latina, ma all’età di 19 anni si è trasferito a Roma per frequentare il Centro Sperimentale Nazionale di Cinematografia. Sono passati diversi anni dal suo arrivo nella Capitale, periodo in cui Caserio ha portato avanti i suoi sogni, lavorando per il teatro, il cinema e la televisione. La popolarità arriva con Forever young, film diretto da Fausto Brizzi, in cui Emanuel interpreta l’amante di Sabrina Ferilli. Di recente l’attore ha terminato le riprese del film tv “In arte Nino”, la nuova fiction di Raiuno che racconta la vita di Nino Manfredi, interpretato da Elio Germano. Emanuel Caserio veste i panni dell’amico cinico di Manfredi che lo affiancherà in uno dei momenti più critici. Nel cast anche Miriam Leone, Stefano Fresi, Duccio Camerini, Anna Ferruzzo, Leo Gullotta, Giorgio Tirabassi e Massimo Wertmuller.
Apprezzamenti positivi di pubblico e di critica per aver interpretato il toy-boy ed amante 20enne di Sabrina Ferilli nel film di Fausto Brizzi, “Forever young”. Cosa ti la lasciato questa esperienza?
«Con sorpresa e gioia bei complimenti, molti dei quali anche inaspettati, in particolare mi hanno sorpreso gli apprezzamenti ricevuti soprattutto via Facebook da molte mamme di famiglia belle quasi come la Ferilli».
Forever young è stato presentato nei giorni scorsi al Festival del Cinema Sabaudia, in cui eri presente insieme al regista Fausto Brizzi. Ancora una volta hai potuto celebrare la tua interpretazione in una commedia importante che tante soddisfazioni ti ha dato negli ultimi mesi.
«Non potevo chiedere di più per il mio esordio cinematografico con il grande pubblico. Rivedere il film ogni volta è una grande gioia perché mi ricorda un periodo fantastico che tutt’oggi mi sta portando tanti frutti».
Come vivi la popolarità? Pensi ti possa cambiare?
«Non possiamo ancora parlare di popolarità, ma se dovesse arrivare prometto che non mi prenderò troppo sul serio».
Il critico Francesco Alò sul tuo personaggio in Forever young ha dichiarato «il giovane Emanuel Caserio è la cosa migliore di tutto il film, è il più organico e vero ed il suo fantastico modo di recitare ricorda il grande Gigi Proietti». Cosa ha significato per te ricevere questi complimenti e soprattutto essere paragonato a Gigi Proietti?
«Il paragone l’ho preso come un grande gesto di fiducia che il critico ha voluto farmi, un regalo d’incoraggiamento che ho scartato con cura, sorpresa e un grande sorriso».
Di recente hai terminato le riprese del film tv “In arte Nino” al fianco di Elio Germano. Ci vuoi parlare di questa nuova esperienza cinematografica? Come ti sei trovato a recitare con Elio Germano?
«Mi sono trovato benissimo, Elio si è dimostrato un attore generoso e disponibile. Pensate che era lui stesso ad organizzare le prove per arrivare sul set pronti. Sul set è stato bello “rubare” da vicino l’arte di uno dei più grandi attori nostrani. Nelle prossime cose che farò, sicuramente ci sarà una parte degli insegnamenti che Elio mi ha dato».
Cresciuto a Latina, a 19 anni decidi di trasferirti a Roma per frequentare il Centro Sperimentale Nazionale di Cinematografia. Da quel momento tutto ha inizio. Tanta gavetta, tanti sacrifici, diversi ruoli interpretati per la tv, il cinema ed il teatro. Come è cambiato Emanuel Caserio? Quali le esperienze che hanno lasciato un segno nel tuo percorso artistico?
«Emanuel Caserio non è cambiato. Ha lo stesso trolley con cui è partito da Latina, gli stessi amici, le stesse abitudini e stessi desideri. Sicuramente ha le idee più chiare, obiettivi più grandi e un carattere più formato di un tempo. Qualsiasi esperienza mi ha lasciato qualcosa, dal ruolo più piccolo a quello più grande. Ma in particolare Forever Young che mi ha fatto conoscere da vicino Sabrina Ferilli che mi ha fatto capire che dietro un mondo di lustrini c’è la vera bellezza della vita, che sono le persone che amiamo e di cui ci fidiamo».
Con quale attore e regista (nazionale o internazionale) ti piacerebbe lavorare?
«Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e recitare accanto a Franco Citti, diretti da Daniele Luchetti, Paolo Virzì o andando oltreoceano da Xavier Dolan».
Quali film hanno segnato la tua infanzia, la tua adolescenza?
«Quand’ero piccolo amavo i Goonies e Fantaghiró. Mentre nell’adolescenza ho amato qualsiasi tipo di horror Movie, uno su tutti SAW l’enigmista».
Chi o cosa ha influito sulla scelta di intraprendere questo tipo di carriera?
«Hanno influito i duecento Emanuel che sono in me. È una passione in ascesa e un mestiere che scegliamo ogni giorno. Questo “gioco/mestiere” diverte la mia parte bambina, delude la mia parte pessimista, rende orgoglioso la mia parte egocentrica, rende adrenalinica la mia parte sognante. È una scelta quotidiana che soddisfa ogni parte di me/noi».
Come immagini il tuo futuro?
«Siccome immaginarselo bello è gratuito e non costa nulla, preferisco immaginarmelo bellissimo».
Cosa fai nel tempo libero?
«Nel tempo libero vado a nuoto, in palestra, disegno, corro, canto, esco. Ma non è molto il tempo libero. Faccio anche il cameriere durante la settimana e il tempo per me è poco. Ma sono felice così: tra un set e una portata».
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
«Ci sono varie cose in ballo, ma purtroppo non posso dire nulla. Speriamo vadano in porto e che possa confessarveli al più presto».