Secondo giorno a Pompei per il grande concerto di David Gilmour nell’Anfiteatro romano più antico esistente in Italia, circa 70 a.C. Come ieri, già dalle prime ore del mattino ci sono diversi fan in fila provenienti non solo dall’Italia, ma anche da tutta Europa, per assistere a un evento indescrivibile in una cornice sublime come quella degli Scavi di Pompei.
«Voglio ringraziare il Ministero delle Attività Culturali per avermi dato l’opportunità di esibirmi ancora in questo luogo storico e fantastico – ha detto David Gilmour alla vigilia dei due concerti. Suonare qui nel 1971 è stato davvero unico e non vedo l’ora di tornare e possibilmente vivere nuovi indimenticabili momenti ma questa volta è persino più speciale perché ci sarà un pubblico presente».
Dopo quarantacinque anni la chitarra dei Pink Floyd torna a stravolgere Pompei, ieri sera, davanti a più di tremila fan, con successi come “5 A.M.”, “Rattle that Lock”, “Faces of Stone”, “Wish you were here” o “Great gig in the sky”.
L’Anfiteatro non è accessibile ai turisti, chiuso temporaneamente per questi due giorni di David e anche stamattina si aggirava all’entrata degli scavi il regista Adrian Maben, padre del famoso dvd “Pink Floyd live at Pompei” presente in questi giorni a Pompei perche è stata allestita, all’interno sempre dell’anfiteatro romano, nelle gallerie sotterranee, la mostra fotografica sui Pink Floyd da cui è stato tratto un libro “Pink Floyd – Live at Pompeii Underground” edizioni Flavius, dove ci sono le immagini più importanti, più belle ed esclusive del famoso concerto del 1971.
La mostra sarà visitabile al pubblico dal 9 all’11 luglio, e in maniera permanente dal 18 luglio fino a settembre.