Il sogno azzurro continua: l’Italia batte la Svezia uno a zero e conquista anzitempo gli ottavi di finale. Quella di Tolosa è stata una partita noiosa, dominata dalla fisicità, tanto che il primo sussulto si è avuto nel secondo tempo quando Ibrahimovic si divora un gol già fatto, ma in posizione di fuorigioco. La Svezia ha fatto valere tutti i suoi centimetri, l’Italia ha sofferto la mancanza di palleggiatori di qualità e ne è uscito un match per laghi tratti equilibrato, pochissime le occasioni da una parte e dall’altra: nel primo tempo si segnalano due conclusioni imprecise di Pellè e Guidetti.
Nella ripresa, Conte inserisce Zaza per uno spento Pellè: si rivelerà un cambio indovinato. L’accante della Juventus pressa a tutto campo e corre su ogni pallone, e all’89”, pochi minuti dopo una clamorosa traversa di Parolo, sovrasta Johansson e con una sponda di testa serve Eder che, dopo aver saltato due difensori, fulmina Isaksson con un preciso destro a giro e chiude una partita che sembrava destinata al pareggio a reti inviolate. Testa ora al match conclusivo del girone, contro l’Irlanda, in cui si dovrà difendere il primo posto.
IL MIGLIORE DEGLI AZZURRI: GIORGIO CHIELLINI
Se Ibrahimovic non ha praticamente mai visto la porta, il merito è del granitico difensore della Juventus che, con un’efficace marcatura a uomo, ha annullato il campione svedese. La prestazione di Chiellini, insieme a quelli dei compagni di reparto Bonucci e Barzagli, sottolinea quello che è il punto di forza della nostra Nazionale, ovvero la difesa: probabilmente la più forte dell’Europeo.
IL PEGGIORE DEGLI AZZURRI: GRAZIANO PELLE’
L’attaccante del Southampton non ripete la prestazione contro il Belgio, mostrandosi impreciso negli appoggi e lento nei movimenti. Un’ora di gioco per lui, prima di lasciare il posto a un più reattivo Zaza. A sua discolpa, va detto che è sceso in campo non al 100% della condizione fisica e il match ha preso sin dall’inizio un andamento che mal si sposa con le sue qualità.