In occasione del Maggio dei Monumenti, il Teatro dell’Osso presenta il nuovo spettacolo di Mirko Di Martino: “Regine Sorelle”, un monologo di teatro brillante interpretato da Titti Nuzzolese.
Lo spettacolo porta in scena le vite parallele di Maria Antonietta e Maria Carolina d’Asburgo, le figlie di Maria Teresa d’Austria andate in sposa al re di Francia Luigi XVI e al re di Napoli Ferdinando di Borbone. Le due donne vissero da protagoniste inconsapevoli durante uno dei periodi più cruenti e importanti della storia, subirono la violenza della Rivoluzione Francese e la forza di Napoleone Bonaparte, ma scoprirono troppo tardi il vero significato del loro ruolo di regine. Maria Antonietta venne ghigliottinata in piazza a Parigi al cospetto di una folla che l’aveva prima amata e poi odiata, Maria Carolina morì vecchia e sola lontana da Napoli, la città che aveva imparato ad amare.
Lo spettacolo racconta queste due figure eccezionali utilizzando una chiave pop, moderna e colorata, divertente e giocosa, con un pizzico di nostalgia e di fascino per un mondo irrimediabilmente scomparso. Ne viene fuori uno spettacolo ricchissimo di comicità e di dramma, di storie e di voci, di emozione e di fascino.
Maria Antonietta e Maria Carolina furono due regine, due mogli, due figlie, ma forse, soprattutto, due sorelle. Da piccole, Antonietta e Carolina erano fortemente legate l’una all’altra, ma vennero ben presto divise dal corso della storia e dalle necessità della politica. Il loro destino regale le attendeva giovanissime. La loro storia è raccontata alternando le voci di tanti personaggi, storici e inventati, famosi e sconosciuti, drammatici e ironici.
Titti Nuzzolese interpreta, da sola, una folla di 18 diversi personaggi che, ognuno a suo modo, con le sue caratteristiche e la sua lingua, racconta un pezzo di storia napoletana ed europea: il timido e impotente Luigi XVI, il rozzo e sempliciotto re Ferdinando IV di Borbone, le vecchie e antipatiche zie di Francia, la preferita di Luigi XV Madame Du Barry, l’arcigna e determinata Maria Teresa, il pedante e logorroico Giuseppe d’Austria. E poi tante altre figure minori: dal giacobino al venditore di libelli satirici, dalla popolana che canta “La Serpe a Carolina” al pavido Ambasciatore d’Austria.