È uscito nelle sale “Sole Alto” – titolo originale “High Sun” – film capolavoro scritto e diretto da Dalibor Matanić, con Tihana Lazović, Goran Marković, Nives Ivanković, Dado Ćosić, Stipe Radoja, Trpimir Jurkić, Mira Banjac.
Rivelazione dello scorso Festival di Cannes (Prix du Jury nella sezione “Un Certain Regard”) e candidato al Lux Prize del Parlamento Europeo, “Sole Alto” racconta l’amore fra un giovane croato e una giovane serba. Giulietta è serba e Romeo è croato. Giovani, coraggiosi, innamorati: Giulietta e Romeo secondo l’intensa visione balcanica del regista Dalibor Matanić. Una Giulietta serba e un Romeo croato che lottano sotto i cieli dell’ex Jugoslavia senza mai perdere la speranza della luce. La speranza del sole. Ed ecco, appunto, Sole alto, un emozionante inno alla vita.
Un amore che Matanić moltiplica per tre volte nell’arco di tre decenni consecutivi: stessi attori (Tihana Lazović – Shooting Star all’ultimo Festival di Berlino – affiancata dal bravo Goran Marković) ma coppie diverse. I paesaggi sono utilizzati come orizzonti emotivi, prima ancora che geografici, e gli stessi attori come simbolo di ciclicità. I due ragazzi, invece, non possono essere gli stessi, perché i loro vent’anni sono cristallizzati dentro una giovinezza, innocente e fragile, che ci parla (anzi: che ci deve parlare) di ieri, di oggi e, soprattutto, di domani.
Dalibor Matanić parlando della realizzazione del suo nuovo film dice: «Come regista, sono sempre stato attratto dall’onnipresente odio interetnico che percorre i Balcani e da ogni fronte di guerra generato dalla politica o dalla religione. Con il mio film ho provato a raccontare tre differenti storie d’amore tra un ragazzo croato e una ragazza serba, ambientandole in tre differenti decenni: il 1991, il 2001, il 2011.l mio obiettivo, appunto, era quello di descrivere l’orribile collisione tra il mondo pacifico dei due ragazzi, un mondo illuminato dal sole come i villaggi da cui provengono, e le peggiori azioni umane, quelle che affondano le proprie radici malate in un passato lontano. Ho sempre desiderato girare un film che fosse uno specchio per tutti noi, noi che viviamo nella ex Jugoslavia, riportandoci faccia a faccia con il momento in cui abbiamo smesso di essere un popolo civile per diventare un popolo dominato dalle pulsioni più oscure e più violente. Sole alto celebra l’altruismo. Sole alto celebra il meglio della natura umana che sta ancora lottando per riemergere vittorioso nelle nostre terre».