Domani, giovedì 21 aprile 2016, presso il Lanificio 25 di Porta Capuana si terrà alle 18.30 la presentazione del libro “Cooked with love in Porta Capuana. Arte&cucina&rigenerazione urbana nel quartiere simbolo della cultura della città di Napoli”.
L’opera, edita all’interno della collana “I cubi” da “A sud est dell’Equatore”, si avvale della prefazione di Fabrizio Mangoni di Santo Stefano, docente di Urbanistica dell’Università Federico II e gastronomo. Ricordiamo che è stata realizzata all’interno delle attività del coordinamento I Love Porta Capuana dall’agenzia informale di sviluppo locale Aste e Nodi.
Alla presentazione, durante la quale si potranno assaggiare alcuni dei piatti proposti nella pubblicazione, saranno presenti il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente. Interventi di Fabio Landolfo (agenzia informale di sviluppo locale Aste e Nodi Aste e Nodi), Franco Rendano (CRA- Carlo Rendano Association), Fabrizio Mangoni (DIARC Federico II), Salvatore Dell’Aversano (Lanificio 25).
Cooked with love in Porta Capuana è un esclusivo ricettario, all’interno del quale sono custoditi e proposti i segreti per realizzare dieci esclusivi piatti, offerti da alcune delle realtà gastronomiche più tipiche della città di Napoli e “adottati” da alcuni dei più interessanti e promettenti illustratori della scena nazionale.
L’opera, rappresenta uno dei tasselli del progetto di rigenerazione urbana guidato da Aste e Nodi relativo all’area di porta Capuana. Un’area che ha dimostrato una straordinaria vitalità, frutto di stratificazioni storiche che si sono riflesse anche nella cultura gastronomica. Una sapienza fortemente caratterizzata dalla prevalenza di un cibo di strada, popolare, frutto del crocevia di gusti e culture: da un lato il mare con i sui frutti prelibati, dall’altro l’entroterra e i suoi profumi. Nascono così l’irresistibile “Brod e’ purp’” prelibatezza il cui consumo nasce e termina all’ombra di Porta Capuana, e dolci tipici come la sfogliatella e il babà.
“Attraverso la cucina, che sia tipica e tradizionale o nuova e inconsueta, si possono capire i cambiamenti, si possono studiare le trasformazioni e, soprattutto, lo si può fare dal basso”.
Ancora, questo lavoro è “una ricostruzione del passato remoto e recente di un pezzo di città fatta dai propri abitanti, da un punto di vista privilegiato. Uno studio che è contemporaneamente indagine e racconto di un’identità compromessa eppure più viva che mai. Una ricerca che si fa percorso costituente di un’identità culinaria, che tratta i conflitti del quartiere sotto un’altra lente, che cerca di ricostruire un racconto altro da quello dei casi di cronaca e dei luoghi comuni. Un racconto che è strumento di promozione del quartiere e punto interrogativo sul suo futuro, che cerca di restituire l’ultima parola sul suo destino a chi lo vive, lo abita e, in qualche modo, lo cucina”.
Laura Scarpa, Ila Grimaldi, Laura Luvi Fratangelo, Vincenzo Rusciano, Fabio Buonocore, Adriana Papa, Margerita Tramutoli, Simonetta Capecchi, Davide Cassese, Mary Cinque: sono i nomi dei dieci artisti che hanno interpretato venti tipicità del quartiere dando vita ad un dialogo estetico traslato nel tempo, in bilico tra contemporaneità e tradizione.
Hanno aderito alla rete: Aste e Nodi- agenzia informale di sviluppo locale, Lanificio25/CRA, Carlo Rendano Association, Carraturo s.r.l., Made in Cloister, PSI.com, Museo M.A.D.R.E. e l’ Università Federico II di Napoli.