Arriva nelle sale cinematografiche: “Veloce come il Vento” la pellicola del giovane regista Matteo Rovere.
Il cinema italiano continua a sorprendere, con le proiezioni di giovani registi, infatti dopo “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, ora è la volta di Matteo Rovere. Protagonista del film è Stefano Accorsi nei panni di Loris De Martino, ex campione, dipendente dalla droga. Accanto ad Accorsi alias De Martino, un’attrice esordiente, Matilde De Angelis, una rivelazione, nel ruolo di Giulia sorella del protagonista, una giovanissima campionessa di corse e Gp. Mentore d’eccezione Paolo Andreucci, il pilota Italiano, proclamato ben nove volte campione di rally, che ha guidato l’approdo cinematografico di Stefano Accorsi, nel ruolo di un personaggio dove però, non tutto ciò che vedremo è il risultato di una composizione biografica.
“Le macchine da pista e da rally che io e Matilde abbiamo guidato, appartenute ai maestri della competizione automobilistica, rappresentano il vero motore del film” è così che si esprime Accorsi, il quale per prepararsi e riconoscersi nel ruolo di Loris De Martino, è dimagrito ben 11 chili ed ha fatto crescere i capelli. Ha dovuto imparare ad acquisire la stessa andatura dell’ex campione, sottoponendosi ad un trucco di irriconoscibilità tra denti ingialliti, tatuaggi finti ed unghie mal conciate. Per recitare il personaggio di Loris, detto il ballerino, Stefano Accorsi si è ispirato ad un grande pilota di rally che negli anni ‘80 ebbe un enorme successo, per poi vivere un improvviso declino: Carlo Capone.
“Mi piace pensare che Loris sia un po’ un omaggio alla figura di Capone –così Accorsi-che è ancora vivo e sta bene, così come Matilde, che si è ispirata a tante delle figure femminili che hanno guidato lo scenario delle gare di rally”.