La trentunesima giornata di Serie A appena conclusa si è rivelata essere di fondamentale importanza per le sorti della corsa allo Scudetto: la pesante sconfitta del Napoli, infatti, ha permesso alla Juve, vittoriosa contro l’Empoli, di volare a +6 dai partenopei.
Gli uomini di Sarri scendono in campo, ancora una volta, in seguito ai loro rivali bianconeri, e sembrano pagare un’ ”ansia da prestazione” che ne condiziona il gioco, ma gli Azzuri si dimostrano anche in netto calo fisico, tanto da soffrire per 90 minuti le sortite offensive di Widmer, in versione Dani Alves, e le geometrie di un Kuzmanovic reinventato regista. Al quarto d’ora del primo tempo, Koulibaly atterra Badu in area di rigore e Fernandes trasforma il primo rigore di giornata: è 1-0. La reazione del Napoli, però, non tarda ad arrivare e, dieci minuti dopo, un siluro di Higuain per poco non buca la rete, portando i suoi sul risultato di 1-1. L’Udinese non ci sta e pochi minuti dopo arriva il secondo calcio di rigore, per fallo di Ghoulam su Widmer: si ripresenta Bruno Fernandes che, questa volta, calcia tra le braccia di Gabriel che, allo scadere del primo tempo, commette una follia, lasciando la porta sguarnita e permettendo alla rovesciata di Fernandes, protagonista assoluto di giornata, di trasformarsi in gol. Nella ripresa arriva anche il gol di Therau, su colpo di testa, che taglie le gambe al Napoli. Nel finale, il Pipita viene espulso per somma d’ammonizioni e perde la testa, protestando furiosamente nei confronti dell’arbitro Irrati: la parola, ora, al Giudice Sportivo. Alla Juventus, dunque, basta il gol di Mandzukic nell’anticipo di Sabato sera per staccare gli Azzurri e mettere un’ipoteca sul titolo.
Senza storia anche il derby romano, dominato dai giallorossi che al 15” trovano il vantaggio con El Shaarawy su colpo di testa. Nella ripresa, Edin Dzeko, subentrato proprio all’egiziano, sigla il 2-0 su tap-in vincente e, dieci minuti dopo, arriva il gol della speranza della Lazio: Parolo sfrutta un assist di Klose e la mette dentro, ma pochi minuti più tardi Florenzi e Perotti spengono ogni speranza ai biancocelesti e portano il risultato su un roboante 4-1. Se Spalletti gode e si porta a -4 dal Napoli, la panchina di Pioli, invece, è più calda che mai.
Per la corsa al quarto posto, la Fiorentina non va oltre il pari casalingo contro la Sampdoria per 1-1 (Ilicic, Alvarez) e ringrazia l’Inter che crolla al Meazza contro il Torino, perdendo 2-1 e terminando la gara in 9 uomini: al rigore di Icardi, risponde Molinaro nel primo tempo, e Belotti su rigore nella ripresa. Per i nerazzurri espulsi Miranda e Nagatomo. Gli uomini di Sousa staccano, così, i nerazzurri di un punto.