Salvatore Gisonna ha debuttato in teatro con “Tutto in uno show? Ci può stare”
Ci può parlare del tuo spettacolo teatrale”Tutto in uno show? Ci può stare”?
Sicuramente è l’ultima creatura di cui vado fiero, lo definirei un varietà moderno, dove si passa per due ore dalla risata grassa a quella amara, dalla sit-com alla poesia, dai personaggi televisivi interpretati a Made in Sud alla riflessione sui temi sociali, passando per musica e ballo Il tutto è concepito come un viaggio pindarico nei quartieri di una città ipotetica, dove dagli anni ‘80 ad oggi c’è stato un cambiamento radicale, in meglio o in peggio? Lo scoprirete solo venendo a teatro. C’è un cast di livello: una cantante, un’anima narrante, un corpo di ballo di cinque elementi e a far da scenografia delle proiezioni che accompagneranno le varie tappe nei quartieri di questa città.
Quali sono i pregi e i difetti di Salvatore Gisonna?
Salvatore Gisonna è prima di tutto una persona che ama quello che fa e in ogni sua cosa ci mette amore, passione e tutto se stesso. Gli altri mi definiscono una persona seria ed affidabile, molto minuzioso (forse fin troppo), ma allo stesso tempo molto umorale, e questa cosa a volte mi porta a facili entusiasmi ed a decisioni affrettate dettate magari dall’euforia o da uno stato d’animo negativo. Il difetto principale forse è quello di dire sempre quello che penso, mentre tante volte contare fino a dieci farebbe bene.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Mi sto concentrando principalmente sul progetto teatrale per poterlo portare quanto più avanti possibile sotto la direzione artistica della Made in Eventi che ne cura la produzione, mentre nell’ambito televisivo sto valutando diverse richieste sia da programmi comici che non, anche perché mettersi in discussione facendo qualcosa di diverso è una cosa che mi piace molto, cercare sfide sempre nuove ed ambiziose è quel motore che ti permette sempre di avere quella marcia in più.