Arriva nelle sale il 25 giugno “Bota cafè” di Iris Elezi e Thomas Logoreci. Apprezzato da critica e pubblico, il film (co-distribuito da PMI e Istituto Luce Cinecittà) è stato presentato già in 10 festival, e ha vinto Premi al Karlovy Vary e a Reykjavik, dove si è aggiudicato il premio Fipresci e quello del pubblico.
Iris Elezi e Thomas Logoreci, attraverso “Bota cafè”, portano sul grande schermo l’Albania di oggi, una fotografia che rappresenta la vita di una piccola comunità di perseguitati dimenticati dal tempo in un remoto villaggio dove le famiglie dei tre protagonisti sono sempre rimaste. Lì molte famiglie sono state esiliate durante il comunismo in un campo di internamento del regime di Henver Hoxa. Bota, in albanese ‘il mondo’, è un bar in mezzo al nulla vicino all’ex campo. Il proprietario Ben è spregiudicato e in cerca di soldi e ha una relazione con la maliziosa Nora, la giovane cameriera. Lui è sposato e molto più grande di lei. Ben ha una cugina, Juli, entrambi sono orfani e Juli si prende cura della nonna Noje che a volte la scambia per sua figlia Alba deceduta anni prima. A rompere la monotonia delle loro giornate, l’imminente costruzione di un’autostrada proprio nei pressi del bar. Un evento che rappresenterà il punto di svolta per i protagonisti per cambiare il proprio destino e guardare a una nuova esistenza.
L’attrice rivelazione di questo progetto filmico è Flonja Kodheli, già ammirata in Vergine giurata di Laura Bispuri, che nel film emerge per bravura e intensità.
Bota cafè porta in Italia due giovani autori della cinematografia albanese. Iris Elezi è una giovane regista, che ha studiato in America teoria e critica cinematografica. Dopo l’esperienza con diversi documentari, Bota cafè è il suo primo lungometraggio. Thomas Logoreci, invece, è un regista e sceneggiatore statunitense di origine albanese.
Il film è prodotto da Sabina Kodra, Andrea Stucovitz, produttore associato è Burim Berisha ed scritto da Iris Elezi, Thomas Logoreci e Stefania Casini. Bota cafè è una coproduzione Albania/Italia con la partecipazione del Kosovo. Prodotto da Erafilm e Partner Media Investment in coproduzione con Flex Film, I’s Continuum con il supporto di ACC, Eurimages, Mibact, KCC, in collaborazione con RTSH e Rai Cinema.