Al Teatro Di Sotto lo spettacolo “Sonata irregolare per anime inquiete”, diretto da Maurizio Tieri, con Raffaele Imparato e Ciro Giordano Zangaro, in scena fino al 27 febbraio.
In uno spazio definibile onirico si scontrano e si confrontano due personaggi della scena musicale d’ensemble: Antonio Salieri – uno dei più acclamati musicisti europei dell’epoca – e il genio di Wolfgang Amadeus Mozart. Siamo nel 1761, Antonio è già un affermato compositore tanto è vero che Mozart avrebbe dovuto chieder e a lui la raccomandazione per poter entrare a corte e diventare maestro della principessa dell’epoca. Mozart ha composto già sinfonie che recano il suo marchio indelebile ed eterno, la “voce di Dio” che parla attraverso la sua musica, come afferma Salieri in scena. Antonio, ben saldo nei suoi principi etici, uomo tutto d’un pezzo, che nonostante tutto non riesce a superare in talento il maestro Mozart, ma nonostante l’invidia nei suoi confronti gli dimostra affetto e amicizia. Mozart, al contrario, è esuberante sregolato, frequenta bettole e prostitute, ribelle alle convenzioni, geniale nei suoi componimenti che superano di gran lunga quelli di Antonio. È un confronto serrato quello tra i due protagonisti, tra brillanti scontri e battibecchi che spesso emozionano e commuovono il pubblico e che al di là delle apparenze nasconde l’abbraccio tra due amici che si amano e si rispettano profondamente.
Bello e interessante il risvolto della pièce: Mozart ritorna dall’aldilà dopo aver scritto il suo requiem, per sapere notizie della sua morte avvenuta in realtà per una malattia, ma che si vocifera fosse stato lo stesso Salieri ad ucciderlo. E a testimonianza del suo decesso quando prova ad eseguire un’opera col violino non ci riesce, lasciando Salieri incatenato ad una sedia che scoppia in un fragorosa risata. Buona la regia e la recitazione, spettacolo accolto molto bene in sala dal pubblico.
“Un modo questo per parlare di sentimenti, del mondo che non cambia, che talento, follia e umanità e disumanità sono legate tra loro, afferma il regista. Molto interessante la scelta di Maurizio Tieri di parlare di sentimenti e di rapporti umani, una tematica sempre moderna e attuale.