Claudia Gerini è la protagonista di “Storie di Claudia”, monologo diretto da Giampiero Solari, in scena fino al 6 marzo al Teatro Diana di Napoli. Lo spettacolo inizia con il racconto della sua infanzia: i giochi in cortile con gli altri bambini, in particolar modo l’incontro – fondamentale per lei – con la signorina Maria, un’anziana vicina amante della musica e dell’arte.
«La signorina Maria aveva una casa piena di quadri, di fotografie di donne bellissime, che io non avevo mai visto» racconta Claudia Gerini. La signora Maria spiega che sono tutte donne protagoniste del cinema, del teatro e della letteratura, grandi personaggi e miti femminili, che sono stati di rottura e innovazione nel mondo delle arti. Alcune di queste si materializzano nello show nell’interpretazione canora di Claudia come Carmen Miranda, momento in cui la vediamo cantare e ballare accompagnata dai coristi proiettati sulla scenografia che creano un effetto molto sorprendente.
Poliedrica e simpatica, comica, Claudia Gerini passa dal canto alla recitazione, velocissima nei cambi scenici e sempre pronta e in continuo contatto con il pubblico. Regge egregiamente la scena per più di un’ora e trenta di show, all’interno però di una messa in scena e di una drammaturgia non accattivante.
Bella e intensa anche la sua interpretazione di Marlene Dietrich. Il racconto prosegue con gli esordi della sua carriera attraverso un provino per la Tv, che lei forse non voleva nemmeno fare, ovvero il provino per la trasmissione Non è la Rai, dove verrà presa. E dagli incontri con Gianni Boncompagni, che lei considera un maestro, e più tardi con Carlo Verdone, che la carriera di Claudia inizia il percorso in salita.
Non c’è possibilità di paragone tra i suoi sogni da bambina e a quello che poi realmente ha vissuto. I suoi film, quelli in cui ha interpretato ruoli diversi l’uno dall’altro, sono lontani dalla magia del cinema che le veniva raccontata dalla signorina Maria alla quale sicuramente queste pelicole “non sarebbero nemmeno piaciute”.
Conclude con un bellissima immagine circense dove lei sospesa da due fasce rosse calate dall’alto saluta il suo pubblico che calorosamente la amata, la segue e la accoglie in ogni sua performance. «Dondolando così vi saluto- afferma Claudia- come da sempre dondolo tra il palcoscenico e la vita, ma continuando a raccontare storie cercando di non cadere mai per non fare una figura di banana».