Al Teatro Eliseo, fino al 6 marzo, va di scena “II grande dittatore” di Giuseppe Marini e Massimo Venturiello, con Massimo Venturiello, Tosca, Lalo Cibelli, Camillo Grassi, Franco Silvestri, Sergio Mancinelli, Gennaro Cuomo, Pamela Scarponi, Nico Di Crescenzo e Alessandro Aiello.
Geniale e pungente satira antinazista realizzata quando le armate del Terzo Reich avevano ormai soggiogato l’intera Europa. Da allora, il mondo è cambiato, noi siamo profondamente diversi e così anche l’assetto politico del mondo. Eppure la realtà contemporanea presenta strane e inquietanti analogie. L’incredibile attualità de II grande dittatore risplende ancora oggi come un vero e proprio inno alla libertà, all’amore e alla speranza, come fulgido esempio di coscienza impegnata, di denuncia politica e di condanna verso ogni forma di sopruso. Come dice il regista Massimo Venturiello: «C’è da tremare di fronte al genio di Chaplin allo stesso modo con cui c’è da tremare di fronte al genio di Shakespeare; l’approccio, a mio avviso, deve essere lo stesso. Forse la domanda più spinosa è “come” interpretare un ruolo, anzi due, che sono diventati un’icona del talento e della mimica chapliniana. Anche in questo il Teatro mi viene in aiuto. Ho sempre creduto che uno dei compiti dell’attore sia quello di “ascoltare”; le parole dei tuoi interlocutori danno vita alle tue, le azioni degli altri in qualche modo determinano le tue e ciò che accade in scena sarà quindi il risultato di queste relazioni. In questo senso il nostro spettacolo sarà “altro” rispetto alia versione cinematografica. È invece fondamentale mantenere l’ironia, il sarcasmo e l’irresistibile comicità di un’opera in cui la musica, composta per l’occasione da Germano Mazzocchetti, e le parti cantate, impreziosite dalla presenza di un’artista come Tosca, saranno grandi protagonisti.»
Uno spettacolo davvero stupefacente, sia per quanto riguarda la regia, a cura di Massimo Venturiello e Giuseppe Marini, sia per gli attori. Tosca, oltre ad avere una voce bella ed evocativa, rende al suo personaggio una semplicità e una naturalezza da grande attrice. Massimo Venturiello interpreta abilmente e con gran maestria sia il personaggio di Hitler che dell’ebreo, guidandolo fino al monologo finale che è sempre toccante ed emozionante. Tutto il cast è davvero stellare. Momento esilarante è l’ingresso di Mussolini che mostrerà anche ai tedeschi il lato goffo e volgare degli italiani, che quando ci si mettono diventano grandi showman. Uno spettacolo da vedere per la valenza storica e per l’attualità del tema della guerra. Bravi tutti!